
Presi, con le mani nel sacco, due bracconieri pisani dal personale del Corpo forestale dello Stato di stanza a San Rossore. Nella serata di ieri, all’imbrunire, il personale del Corpo forestale dello Stato, all’interno del Parco di San Rossore, a poche centinaia di metri dalla Tenuta, ha sorpreso due uomini con due sacchi di nylon contenenti le carcasse di due cinghiali appena spellati, eviscerati e sezionati. L’attività di macellazione è stata effettuata sul posto, presso una baracca provvista di tubi innocenti per legare le povere bestie. Sangue, viscere, pelli ed altre parti scartate sono state abbandonate sulla campagna.
I cinghiali erano stati catturati poco prima utilizzando mezzi non consentiti dalla legge e particolarmente cruenti, ovvero lacci di metallo posizionati sul terreno come trappole. Questi ultimi, insieme al materiale utilizzato per la macellazione, compresi tre coltelli, sono stati posti sotto sequestro. I bracconieri sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Pisa.
L’attività si inserisce nell’ambito della campagna appositamente dedicata all’implementazione dei controlli su tutto il territorio regionale per il contrasto degli illeciti connessi alla gestione venatoria ed al commercio illegale delle carni di ungulati. Tutti i Comandi Stazione del Corpo forestale dello Stato di Pisa sono impegnati nel contrasto del bracconaggio, dedicando una particolare attenzione agli aspetti della macellazione clandestina e della distribuzione non controllata delle carni degli ungulati, oltre che delle modalità di smaltimento dei resti. Il fenomeno, piuttosto diffuso, è particolarmente insidioso per i riflessi che ha sul piano della sicurezza alimentare e di tipo igienico-sanitario.
Fonte: Corpo forestale dello Stato - Comando provinciale di Pisa
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