
"Egr. Presidente,
per il prossimo Buy Tourism Online (B.T.O.) è prevista la partecipazione della nota multinazionale americana Uber.
Essa sarà chiamata ad intervenire sul tema della sharing economy.
Il tema è tanto attuale quanto controverso, in quanto va sostanziandosi in molti casi – e quello dell'app americana per il trasporto persone crediamo sia uno di questi – non tanto come una forma di condivisione economica che nasca dal basso, dove l'aspetto del profitto e dello sfruttamento del lavoro sia più che marginale, quanto come un primario tentativo di trasferire il rischio d'impresa sui lavoratori, aggirare leggi, e approfittare dei vantaggi offerti dai paradisi fiscali.
L'economia della condivisione – al di là di inglesismi che la possano facilmente rendere cool e patinata – è però un qualcosa che il nostro territorio propone oramai da quasi cinquant'anni.
Ci riferiamo al servizio radiotaxi fiorentino, che grazie a due realtà economiche come le Cooperative Taxi di Firenze del 4242 e 4390, consente a circa 1000 operatori economici, ed ai cittadini e turisti di Firenze, di condividere facilmente, senza alcun costo per la comunità, il servizio taxi. Un servizio che fra l'altro ha saputo negli anni aggiornarsi con nuovi servizi (per donne, disabili, eco-sostenibili, user friendly) e strumenti (sms, web, Skype, app, ecc.).
A nostro parere, dare gratuita pubblicità ad una multinazionale che ha già subito sentenze di condanna per il modo di operare – anche per quello con cui va operando attualmente –, e dimenticare chi da sempre dà concreta dimostrazione di come la sharing economy possa farsi anche nel rispetto delle leggi italiane ed europee, rappresenterebbe quanto meno un grave atto di disattenzione istituzionale nei confronti dell'imprenditorialità del nostro territorio, che tante volte affermiamo di voler valorizzare".
Claudio Giudici Presidente Uritaxi Toscana, Roberto Cassigoli Segretario Unica Taxi Cgil
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