Manifestazione al parco Manfredi, Fontani (ConfLitorale): "Niente di becero o volgare"

Fabrizio Fontani

Respinge al mittente le accuse del presidente del Parco Manfredi che ha bollato la protesta di balneari e porticcioli come irrisoria e becera, il presidente di ConfLitorale ConfcommercioPisa Fabrizio Fontani: “Riteniamo e possiamo dimostrare che si è trattato di una semplice conferenza stampa, senza ne urla ne fischietti ne cartelli, che peraltro noi avevamo previsto di fare fuori dal Parco, e che invece, su espressa richiesta del Presidente e del Direttore abbiamo spostato nella sala Gronchi, a dimostrazione della nostra disponibilità al dialogo e al confronto che non è stato possibile per assenza dell' interlocutore.

Non capiamo quindi che cosa ci sia di becero e di volgare nell'organizzare una conferenza stampa, tra l'altro avvertendo presidente e direttore del Parco, con la richiesta esplicita solo e soltanto di dialogare e confrontarsi.

Ed è proprio il desiderio di confrontarsi ha spinto decine e decine di imprenditori a scegliere di recarsi al Parco, senza affidarsi a messaggi o comunicati, ma chiedendo risposte concrete, efficaci, tangibili. Comprendiamo la tensione per essere salito agli onori della ribalta a livello nazionale, in prima serata su canale 5, lungi da noi voler dare lezioni, chiediamo solo risposte, ad esempio ad una memoria difensiva del 3 ottobre 2014, proposta dal nostro legale.

Siamo abituati a fare più che a parlare, e non intendiamo continuare in polemiche sterili e accuse reciproche, ma da domani il Parco risponda alle richieste dicendo si o no e le motivazioni relative, magari in un confronto pubblico e perché no, lanciando un sondaggio tra cittadini e operatori del litorale su cosa pensano dell'Ente Parco”.

“Nessuna lezione su come amministrare la cosa pubblica” - conclude Fabrizio Fontani - “da anni abbiamo scelto di fare impresa, e questo, se ci è permesso e consentito, ci porta talvolta anche a manifestare dissenso, cosa che in un paese libero e democratico risulta ancora permesso impone di poter lavorare. E ci impone di lavorare e far quadrare i bilanci ad ogni 31 di ogni mese, di ogni anno”.

 

Fonte: Confcommercio Pisa

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