Al Teatro Dante Un coperto in più, un’intramontabile commedia che gioca sui grandi temi di amicizia e solitudine

Torna in scena dopo più di 40 anni Un coperto in più, una commedia brillante scritta da Maurizio Costanzo e oggi riportata in scena con la regia di Gianfelice Imparato. Senza dubbio un grande successo di pubblico al teatro Dante di Campi Bisenzio per questo spettacolo la cui platea ha visto spettatori di tutte le età. Ha sicuramente contribuito al tutto esaurito della serata la presenza di due attori molto amati dal pubblico: Maurizio Micheli e Stefano Bicocchi, in arte Vito, noti soprattutto per le eclettiche carriere da comici sul piccolo schermo.  In scena anche la talentuosissima Loredana Giordano e Alessia Fabiani in un ruolo che le calza a pennello.

La nuova versione della commedia è rimasta fedele alla partitura originale in tutto e per tutto; perfino  costumi e  scenografie rispecchiano ancora gli anni settanta come quando per la prima volta andò in scena. Del resto temi come  affettività, amicizia e solitudine, sono quanto di più comune ci sia a qualsiasi epoca. Benché  Un coperto in più sia una commedia scritta in italiano, si presta in realtà benissimo ad essere interpretata in dialetto. Ognuno dei personaggi infatti ha conferito una musicalità e un ritmo diverso al proprio personaggio rendendolo più vero, più credibile ma anche  estremamente più brillante, connotando il proprio personaggio in un preciso contesto regionale.

La storia si basa tutta  sui sentimenti o sulla assenza di essi oltre che su piccoli e grandi imbrogli. Anche e soprattutto quelli del cuore...

Un ricco gioielliere, Alfredo (Stefano Bicocchi),   e un piccolo truffatore, Camillo (Maurizio Micheli),  fanno amicizia in una situazione estremamente surreale. Il tentativo, infatti, di Camillo, di rifilare un anello falso ad Alfredo li spingerà a specchiarsi l’uno nell’altra e ad intraprendere un gioco di ruolo dove fino alla fine non sarà chiaro chi prenda in giro chi. Quando Camillo percepisce l'inesistenza della padrona di casa, che sembra essere vista solo dal marito, coglie infatti l’opportunità di guadagnare l’attenzione di Alfredo. Salutandola la evoca e riesce ad entrare in contatto con il ricco gioielliere che ne apprezza il gesto. Da qui comincia un vero e proprio rapporto di amicizia.

E proprio questo rapporto, su cui nessuno avrebbe scommesso, in realtà matura e diventa profondo e importante contro ogni previsione.

Questo gioco d’amore, di detti e non detti, da voce ai più primari dei bisogni: compagnia, socialità, condivisione, amicizia. Perché il tema principale  è proprio questo. Il bisogno di amicizia. Un legame che fa sentire in colpa perfino il truffatore più incallito e che spinge un ricco signore a donare, senza umiliare, il benessere che l’amico tanto agogna…

Da vedere. Versatile, delicata e ben costruita, la storia raccontata con destrezza dal cast, fa riflettere a tal punto  da potersi considerare senz'altro più commovente che comica.

Giusi Alessandra Vaccaro

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