C’eravamo tanto amati…Perché una coppia entra in crisi?

     

La parola crisi è quotidianamente associata a qualcosa di negativo, benché il termine rimandi etimologicamente al concetto di scelta, al momento che separa una maniera di essere diversa da altra precedente. La crisi non è dunque un evento totalmente negativo, bensì un momento di transizione che può essere anche opportunità di crescita: indica un’evoluzione, un cambiamento che poi siamo noi spesso a connotare negativamente. Nel parlare di crisi di coppia è utile sottolineare come spesso questi periodi di cambiamento siano risolti in maniera autonoma, e come ogni coppia a modo suo attraversi delle fasi di crisi. La crisi c’è quando un problema si dilata e perdura nel tempo mentre la coppia non riesce a farvi fronte. Difficilmente esistono coppie senza problemi, magari riescono ad affrontarli, a non farsi sovrastare e ad apprendere da questi cambiamenti come comportarsi in futuro.

Come mai prima era tutto rose e fiori e ora siamo in crisi?

Questa è una delle classiche domande che le coppie si chiedono. Quando due persone decidono di iniziare una relazione, il periodo iniziale dell’innamoramento, viene vissuto in modo molto positivo, perché si tende a vedere l’altro solo nei suoi aspetti positivi e a idealizzare il rapporto. Dopo la fase dell’innamoramento avviene una sorta di disillusione e delusione nello scoprire che il rapporto non è come lo avevamo immaginato, e che l’altro ha dei difetti che non avevamo colto. Una volta presa consapevolezza di questo cambiamento, il rapporto non soddisferà più tutte le aspettative e i bisogni della coppia e l’equilibrio che si era creato si modificherà. Quindi, spesso, alla base di una crisi in un rapporto di coppia, c’è il bisogno di cambiare degli aspetti che non soddisfano più i bisogni individuali o di coppia e di sviluppare nuove risorse che riescano a consentire di star meglio. Nella vita di una coppia la crisi può avvenire in diversi momenti della sua crescita e può arrivare da cause interne o esterne alla coppia, il suo esito dipenderà dalla capacità di affrontare costruttivamente i diversi ostacoli che la mettono in pericolo. Durante il periodo di crisi, inoltre, è frequente anche un calo del desiderio sessuale, dal momento che questo è legato al benessere complessivo della coppia.

Cosa può interferire nel rapporto di coppia?

1)Presenza famiglie d’origine intrusive eccessivamente con il ménage della coppia. Questa eventualità accade solitamente o perché uno dei due membri non si è mai svincolato dalla propria famiglia, oppure quando per via di particolari accadimenti la famiglia di origine interviene eccessivamente sulla coppia, creando loro disagio.

2) Rottura del patto implicito: ogni coppia basa il proprio rapporto su alcune condizioni che vengono esplicitate chiaramente (“guai a te se mi tradisci”) mentre altre rimangono “non dette” ma date per scontate per il buon proseguimento della storia. Un partner può quindi tradire la coppia non soltanto fisicamente con un’altra persona, ma anche mancando alle aspettative non dette che vengono nutrite nei suoi confronti.

3) Eventi della vita che vanno oltre la soglia della sopportabilità o che comunque siano imprevisti, come capita con la nascita di un figlio con handicap e/o disabilità fisica/mentale;oppure con il lutto di una persona a cui si è molto legati; oppure con una malattia molto grave, un grave tracollo economico. Situazioni che possono essere gestite, ma che così come scuotono il singolo, hanno un effetto devastante anche nella coppia, e dii fronte a questi accadimenti può darsi che la coppia abbia le sue difficoltà e non tenga.

4) L’evoluzione di un solo partner. Se uno dei due partner evolve in modo da distanziare l’altro per via di una crescita di consapevolezza, di intraprendenza o di maturità, l’altro non lo riconosce più: “non è la persona che ho sposato”. Se invece entrambi evolvono (non necessariamente nella stessa direzione) è un discorso diverso. Ma se cambia solo uno dei due può essere rischioso.

Come poter affrontare la crisi?

Per una coppia, non è semplice riuscire ad affrontare in modo costruttivo questi problemi, poiché spesso si trova immersa nel proprio malessere e incapace di vedere in modo obiettivo le strade per poterne uscire; spesso diventa più semplice la rottura del rapporto piuttosto che l’impegno per la sua risoluzione. Perché una coppia possa funzionare bene deve avere una buona integrazione tra progettualità, passione e intimità, se uno di questi aspetti viene meno, e gli altri due sono abbastanza forti, non è detto che la crisi si presenti, ma se così non fosse, potrebbero emergere le condizioni per avviarla. Se il rapporto è ritenuto molto importante vale la pena mettersi in discussione e cercare di capire cosa determina la crisi, però è importante laddove il rapporto tende a diventare fonte di malessere piuttosto che di benessere, non ostinarsi nello stare insieme. Se da soli non si è in grado di trovare una soluzione, è importante chiedere aiuto, ma occorre identificare con correttezza a chi chiederlo. L’aiuto alla coppia in crisi non lo può dare l’amico di famiglia o un parente, perché possono dare solo consigli che non affrontano il problema non essendo degli esperti, oppure possono essere di parte complicando maggiormente le cose. Un terapeuta di coppia sarà un grado di osservare il problema da una prospettiva differente, offrendo nuove chiavi di lettura del malessere, aiutando la coppia a far emergere le proprie risorse, e accompagnandola senza schierarsi sia che la decisione sia di proseguire il rapporto che di separarsi.

 

Nel caso in cui vogliate suggerirci un argomento da affrontare o esporci una vostra problematica o preoccupazione scriveteci a studiopsicologicoilcammino@gmail.com e noi vi risponderemo o pubblicando la lettera in forma anonima o affrontando la tematica da voi richiesta.

 

Chiara Paoli