Successo della prima all'Excelsior col sogno della Barnini e degli empolesi: un nuovo teatro

Alessandro Preziosi sulla scena

Non è la prima della Scala ma nel nostro piccolo il debutto della stagione teatrale all'Excelsior è stato comunque un piccolo-grande evento, non ci sono le signore impellicciate e grondanti di gioielli ma solo tante e tanti empolesi accorsi già in prevendita per non mancare, non ci sono le massime autorità dello stato ma quelle del nostro Comune, l'Assessore Eleonora Caponi e il sindaco Brenda Barnini che spunta all'improvviso da dietro il tendone del palco prima dell'inizio per portare i saluti dell'amministrazione ai presenti. Poche parole, quelle del primo cittadino, ma che trasudano legittima soddisfazione e che sono anche significative (nella sezione comunicati del sito del Comune trovate l'intervento completo). Piace soprattutto l'accenno alla voglia di teatro che c'è a Empoli, piace il fatto che non si nasconde dietro ad un dito e dice a chiare lettere che posti a noi molto vicini (leggi Castelfiorentino con il suo teatro del Popolo) hanno un teatro degno di questo nome, dimostrazione quindi che non è poi forse così impossibile realizzarlo. Lei intanto ne parla, dice di sognarlo al pari di molti empolesi, butta l'idea sul tappeto ricordando, ancora una volta senza nascondersi, anche il ritornello che ormai siamo abituati a sentire con cadenza quasi giornaliera a tutti i livelli, ovvero che soldi pubblici ce ne sono pochi ed è così auspicabile e soprattutto necessario l'intervento del 'privato' (speriamo). Sì perchè in fondo anche Empoli ha fame di teatro. Lo diceva la sala di ieri sera, lo dicono i numeri: imposto lo stop a quota 450 abbonati per lasciare 50 biglietti a spettacolo da vendere a quei pochi fortunati che sono riusciti ad averlo e che, pur di esserci, si sono seduti nelle ultime due file. Lo dicono lo Shalom, il Giallo Mare Minimal teatro, le tante piccole compagnie amatoriali che si esibiscono su palchi a volte improvvisati davanti al loro pubblico. Per fortuna a Empoli non c'è solo voglia di calcio o di festival vari, ma anche di cultura, di teatro, di una bella serata a godersi un grande Alessandro Preziosi recitare con un cast altrettanto d'eccezione (bravissimo Nando Paone, suo servitore sulla scena) Il Don Giovanni di Moliére e della possibilità di farlo in un teatro degno di questo nome.
Ultima nota di colore, la ciliegina sulla torta della bella serata: i ragazzi e le ragazze che all'arrivo del pubblico provvedevano ad aprire le porte, controllare i biglietti, far sedere le persone. Tutti giovanissimi, facce pulite, sorridenti, ben vestiti. Il valore aggiunto della piacevole serata. Apprezzata la loro presenza.

Marco Mainardi