
Un empolese che stamani ha acquistato una copia del Corriere della Sera non può aver fatto a meno di soffermarsi sull'occhiello del titolo di apertura che richiamava ad un lungo articolo nella parte bassa della terza pagina: <Orlandi sotto assedio: vogliono che lasci? io resto al mio posto>. La Orlandi, nostra concittadina, è la direttrice dell'Agenzia delle Entrate e, stando quanto riporta il giornale di via Solferino oltre che alcuni Tg, pare sia sotto assedio da parte della 'politica'. Ad innescare il tutto un esponente del governo Renzi, il sottosegretario dell'Economia Enrico Zanetti, che ha invocato di fatto le sue dimissioni dicendo che si <sentirebbe più tranquillo se al posto della Orlandi ci fosse qualcun'altro>, una frase che si somma poi alla spinosa vicenda dei dirigenti declassati che hanno fatto causa allo stato per riavere la loro qualifica. La direttrice, da parte sua, ha ostentato tranquillità prima rispondendo che resta al suo posto e dopo, ad un convegno della Cgil, andando all'attacco e denunciando che l'Agenzia tanto invisa agli italiani ma ovviamente preziosa per il suo lavoro di contrasto all'evasione fiscale, rischia addirittura di morire.
L'articolista del Corsera va oltre spiegando che il vero nodo è l'appoggio politico che pare le stia mancando non solo al livello del sottosegretario Zanetti ma anche più in alto. Si legge infatti che Padoan le ha dato rassicurazioni sul suo ruolo solo dopo <giorni di freddezza, diffidenza e sospetti reciproci> e che <qualcosa sembra essersi rotto nel rapporto con Matteo Renzi>, visto che la Orlandi è cresciuta nella scuola di Visco che ora sarebbe in rotta proprio col premier.
Questioni e vicende che vanno ovviamente oltre noi e che riportiamo solo perchè la Orlandi è empolese ed è al momento il personaggio più in vista della nostra città occupando una poltrona prestigiosa sì, ma anche molto difficile. Non possiamo quindi che essere dalla sua parte e sperare che resti ben salda nel suo importantissimo ruolo.
Marco Mainardi