
Quando, in occasione dell’elezioni regionali del maggio scorso, i figlincisani, dimenticandosi dei rischi corsi dal nostro presidio ospedaliero, hanno dato il loro contribuito al risultato elettorale del PD, questo ha creduto di avere in mano una delega in bianco per fare ciò che vuole del nostro ospedale.
Piuttosto che piangere sul latte versato, è bene che i nostri concittadini sappiano che è anche “merito” loro se il presidio verrà depotenziato.
I nostri amministratori canticchiano la solita nenia: che non è vero che l’ospedale sarà depotenziato, che dobbiamo stare tranquilli e soprattutto… zitti. Intanto il reparto “chirurgia” da 14 posti letto è stato portato nel silenzio a 8. Cos’altro dobbiamo attenderci?
Forza Italia l’Udc e il PD hanno firmato nel dicembre 2013 i patti territoriali, ove si stabilivano puntualmente gli organici, le tempistiche e i posti letto per ogni reparto. Non solo non sono state rispettate le scadenze, ma si è ritenuto, dopo solo un anno e mezzo, di poter già depotenziare il Serristori.
Per noi i patti territoriali restano un punto fermo, un argine insormontabile: prima di rimettersi a tavolino si ripristinino i 6 posti letto tolti a “chirurgia” per riportarli a 14; altre vie non sono percorribili. Questo era il nostro impegno verso i Cittadini, e anche l’impegno del PD. Ma si vede che non per tutti gli impegni verso la Cittadinanza hanno lo stesso valore.
Per questi motivi partecipiamo convintamente alla fiaccolata del 30 ottobre, ma non possiamo in alcun modo firmare la lettera dei COBAS in quanto non ne condividiamo affatto il contenuto.
Con la firma del dicembre 2013 abbiamo dato la nostra parola, il PD ha dato la sua parola: i patti ci sono, e allora si rispettino!
Coordinamento comunale Forza Italia- Figline e Incisa V.no, Segreteria comunale U.d.C., Gruppo consiliare Fi-UdC
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