Gustavo Zagrebelsky e Adriano Prosperi al teatro Politeama per parlare di intolleranza e potere

Adriano Prosperi

Gustavo Zagrebelsky e Adriano Prosperi a Poggibonsi per parlare di intolleranza e potere. I due intellettuali saranno domani, sabato 24 ottobre, al teatro Politeama (sala Set) per una conversazione che si svilupperà dai loro testi. Zagrebelsky, professore emerito di diritto costituzionale di Torino, partirà dal suo ultimo libro “Liberi Servi, Il grande inquisitore e l'enigma del potere” mentre Adriano Prosperi, professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, parlerà del libro “Il seme dell'intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492” pubblicato nel 2011. L'appuntamento è alle 16,30.

“Intolleranza e potere: una conversazione” è un evento realizzato dall’associazione La Scintilla con il patrocinio del Comune di Poggibonsi, in collaborazione con Libreria Arcobaleno Poggibonsi, main sponsor Pan Urania.
Rientra nella serie di incontri e approfondimenti “Letture in Autunno”, organizzati da La Scintilla con l’associazione Amici di Romano Bilenchi.

“Liberi Servi, Il grande inquisitore e l'enigma del potere”
L'Inquisitore e, con lui, gli inquisitori di ogni tempo e di ogni specie dicono di noi che, per la nostra costituzione psichica, siamo refrattari alla libertà e cosí giustificano - per il nostro bene - l'inquisizione. Per l'Inquisitore, questa è una constatazione. Per noi che leggiamo le sue parole, è una provocazione all'acquiescenza o alla resistenza. Per questo siamo messi di fronte a una scelta che presuppone un'opera di autocoscienza.

“Il seme dell'intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492”
L'anno 1492 segna tradizionalmente una cesura epocale importante: con la scoperta dell'America e l'avvio dell'unificazione del mondo per opera degli europei si considera concluso il Medioevo e iniziata l'età moderna. In quello stesso anno accadono cose che fissano alcuni meccanismi di identità e di esclusione tipicamente moderni. In Spagna, la conquista dell'ultimo regno musulmano e l'espulsione della minoranza ebraica avviano la formazione di uno stato fortemente caratterizzato dall'unità religiosa. Non solo, alle altre figure già codificate dell'alterità umana, l'eretico, il giudeo, l'espansione extra-europea aggiunge la figura del selvaggio. È su di loro che si esercitarono i dispositivi di potere creati nella penisola iberica, in modo particolare quello dell'Inquisizione. Lo Stato moderno nasce issando le barriere dell'intolleranza e creando categorie di 'diversi' su cui si esercitano i meccanismi dell'esclusione o dello sfruttamento: si va dall'assoggettamento dei popoli extraeuropei (i 'selvaggi') all'eliminazione dell'eretico e dell'ebreo. In tutti questi casi la religione offre la legittimazione all'esercizio del potere.

Info e prenotazioni: lascintilla.associazione@gmail.com

Fonte: Comune di Poggibonsi - Ufficio stampa

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