Arrestati tre vandali dai carabinieri: hanno devastato gli arredi urbani

Una parte dei danni causati dai vandali nella notte tra il 21 e il 22 ottobre 2015 a Pontedera

In tre hanno vandalizzato l'arredo urbano del centro di Pontedera nella notte tra ieri e oggi, giovedì 22 ottobre. Sono intervenuti i carabinieri per arrestare due fratelli 37enni, originari di Empoli ma con residenza a Montopoli, e una 40enne di origini ucraine.L'accusa è di danneggiamento aggravato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Si parla di migliaia di euro di danni.

Panchine, vasi di fiori, cestini: questi gli obiettivi assaltati. Stamani durante il processo per direttissima i tre arrestati hanno chiesto i termini a difesa e l'udienza è stata aggiornata ai prossimi mesi: dopo la convalida dell'arresto i tre vandali sono stati rimessi in libertà.

Il commento del sindaco Millozzi

"Voglio ringraziare pubblicamente i carabinieri di Pontedera e i cittadini che hanno permesso l'arresto dei tre soggetti che si sono resi colpevoli questa notte dei danneggiamenti in pieno centro, e sul Corso Matteotti.

Alcune fioriere, delle panchine e degli arredi (i danni ammontano ad alcune centinaia di euro) sono stati distrutti stupidamente da queste persone che sono state però catturate grazie al tempestivo e appropriato intervento degli uomini dell'Arma e anche grazie al fatto che alcuni cittadini hanno segnalato gli episodi e hanno telefonato al 112.

Ovviamente come Amministrazione condanniamo questi comportamenti e ci auguriamo che non debbano ripetersi. Ai colpevoli di questi episodi chiederemo di risarcire la collettività.

Rinnovo la gratitudine della città verso i carabinieri che sono intervenuti e rivolgo un plauso a chi non si è girato dall'altra parte e ha invece segnalato ciò che vedeva permettendo di arrestare gli autori dei vandalismi. Nei giorni scorsi mi ero detto certo che l'azione combinata delle forze dell'ordine e di una cittadinanza attiva avrebbero portato positivi risultati nel contrasto ai vandalismi e all'illegalità. Non mi sbagliavo".

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