Dopo quattro mesi di attesa il Comitato Pendolari scrive di nuovo alla Regione per avere risposte concrete

(foto: Facebook, Serena Paoletti)

Dopo quattro mesi di attesa il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima scrive di nuovo alla Regione Toscana, per avere risposte su interventi relativi ad alcuni disservizi relativi a orari inidonei, mancate coincidenze, affollamenti, che si verificano sui treni della linea ferroviaria aretina nella tratta Firenze-Valdarno.

"Siamo ancora in attesa di un concreto riscontro alla nostra richiesta del 17 giugno e successivo sollecito del 5 agosto - scrive il portavoce dei pendolari del Valdarno, Maurizio Da Re, alla segreteria dell'assessore regionale Ceccarelli - chiedevamo variazioni e correzioni di orari di alcuni treni della linea aretina, con modifiche minime ma significative per i pendolari. Non vorremmo che la Regione Toscana si fosse dimenticata dei pendolari del Valdarno e che a dicembre col nuovo orario non cambiasse nulla", aggiunge Da Re.

La richiesta del Comitato pendolari riguardava: l'inversione orario e relativa precedenza di pochi minuti fra due treni (11803 e 11805) alla stazione Figline, il posticipo della partenza iniziale di circa 4 minuti del treno 11801 con il ripristino del vecchio orario, la coincidenza a Campo di Marte del treno 6556 con lo spostamento e posticipo della partenza di 2-3 minuti, l'arrivo dal Valdarno a Firenze SMN di un treno almeno 15 minuti prima delle ore 7.00 per garantire l'entrata al lavoro di molti pendolari valdarnesi entro le 7.00. Per ultima la richiesta di portare il Vivalto 6604 da 7 a 8 carrozze per ridurre l'affollamento degli studenti universitari nella tratta S.Giovanni Valdarno-Rifredi della durata di oltre 30 minuti.

"In agosto la Regione ci aveva scritto - ricorda il portavoce del Comitato - le nostre richieste erano state recepite e oggetto di analisi da parte degli uffici competenti e saremmo stati informati degli esiti di tali approfondimenti non appena fossero stati disponibili, anche se i tempi non sarebbero stati brevissimi. In effetti come Comitato - continua Da Re - pensavamo che in un paio di mesi dalla nostra richiesta di metà giugno gli uffici competenti della Regione e quelli di Trenitalia fossero in grado di fare le proprie valutazioni e verifiche, accogliendo le proposte del Comitato o indicando altre soluzioni, visto che si tratta di minime modifiche. E pensavamo che queste variazioni agli orari dei treni potessero entrare in vigore già dallo scorso settembre o, al più tardi, dal prossimo dicembre, col nuovo orario invernale - conclude Da Re - ma sono passati altri 2 mesi senza alcuna risposta".

Ecco il testo della lettera alla Regione.

Al Responsabile Segreteria dell'Assessore Regionale ai Trasporti, Gianluca Baccani
e p.c. Al Dirigente TPL, Regione Toscana, Riccardo Buffoni
Al Direttore TPL, Regione Toscana, Enrico Becattini
Al Direttore Regionale Trenitalia, Gianluca Scarpellini
Al Direttore Divisione Passeggeri Trenitalia, Orazio Iacono
al Difensore Civico della Toscana, Lucia Franchini

Egregio Sig. Baccani, responsabile della segreteria dell'assessore Ceccarelli,
dopo una sua prima risposta del 18 agosto scorso siamo ancora in attesa di un concreto riscontro alla nostra richiesta del 17 giugno e successivo sollecito del 5 agosto, riguardante variazioni e correzioni di orari di alcuni treni della linea aretina, con modifiche minime ma significative per i pendolari del Valdarno. In agosto ci aveva scritto che le nostre richieste erano state recepite e oggetto di analisi da parte degli uffici competenti e che saremmo stati informati degli esiti di tali approfondimenti non appena fossero stati disponibili, anche se i tempi non sarebbero stati brevissimi. In effetti come Comitato pensavamo che in un paio di mesi dalla nostra richiesta di metà giugno gli uffici competenti della Regione e quelli di Trenitalia fossero in grado di fare le proprie valutazioni e verifiche, accogliendo le proposte del Comitato o indicando altre soluzioni, visto che si tratta di minime modifiche. E pensavamo che queste variazioni agli orari dei treni potessero entrare in vigore già dallo scorso settembre o, al più tardi, dal prossimo dicembre, col nuovo orario invernale. Ma sono passati altri 2 mesi senza alcuna risposta e non vorremmo che la Regione Toscana si fosse dimenticata dei pendolari del Valdarno e che a dicembre non cambiasse nulla. Ricordiamo che la nostra richiesta del 17 giugno riguardava: l'inversione orario e relativa precedenza di pochi minuti fra due treni (11803 e 11805) alla stazione Figline, il posticipo della partenza iniziale di circa 4 minuti del treno 11801 con il ripristino del vecchio orario, la coincidenza a Campo di Marte del treno 6556 con lo spostamento e posticipo della partenza di 2-3 minuti, l'arrivo dal Valdarno a Firenze SMN di un treno almeno 15 minuti prima delle ore 7.00 per garantire l'entrata al lavoro di molti pendolari valdarnesi entro le 7.00. Per ultima la richiesta di portare il Vivalto 6604 da 7 a 8 carrozze per ridurre l'affollamento degli studenti universitari nella tratta S.Giovanni Valdarno-Rifredi della durata di oltre 30 minuti.
Nella speranza di avere finalmente una risposta, inviamo cordiali saluti.

Comitato Pendolari Valdarno Direttissima

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