Abuso di interinali e lavoro nero: i rischi del comprensorio secondo Mainardi (Cgil)

Loris Mainardi (foto gonews.it)

Il lavoro non sembra ripartire nel distretto del cuoio secondo Loris Mainardi della Camera del Lavoro Cgil di Santa Croce sull'Arno. Partendo da alcuni dati è stato fatto il punto della situazione nel Valdarno Inferiore. Prima di tutto, una considerazione: la sensazione comune che le fiere internazionali dedicate alla pelle non abbiamo sortito gli effetti sperati. "È giunta voce anche a me che molti acquirenti abbiano preferito guardare e non fare ordini nelle nostre concerie", commenta Mainardi sulle fiere milanesi e parigine del 2015.

La ricerca del lavoro sembra anch'essa essersi fermata. "Girando per le aziende ho visto che non c'è molto lavoro in giro - racconta -, nemmeno per i lavoratori interinali". Il lavoro occasionale fornito dalle agenzie, secondo Mainardi, è stato una grande valvola di sfogo per la zona conciaria. "Il centro per l'impiego di Santa Croce ha rilasciato dei dati, secondo cui 3.451 persone hanno trovato lavoro come interinali lo scorso anno. Nel settore conciario e anche nell'indotto (conto terzi, ecc) si parla di circa il 30% dei lavoratori assunti tramite agenzia". Un'enormità di cui già aveva avvertito non troppo tempo fa.

Più che una necessità, come Mainardi specifica, "un abuso". "È vero anche che secondo la configurazione del lavoro è molto facile farne ricorso, se non hai bisogno come imprenditore di grandi specializzazioni. Così è stato regolato l'utilizzo della cassa integrazione".

È un altro però l'incubo da evitare: "Temo il ritorno del lavoro nero, secondo alcune voci sta ricominciando a diffondersi", conclude preoccupato Mainardi. Al momento, ad eccezione del caso Tfl, non ci sono vertenze in atto. L'autunno 'caldo' per ora slitta all'inverno.

Elia Billero

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