
Una performance che coinvolge anche il pubblico. Un gioco in cui le persone si trovano ad interagire in uno spazio definito. Obiettivo? Stimolare ulteriormente la percezione della metafora dell'artista, le cui opere puntano a rappresentare la complessa "tessitura" dei rapporti sociali. Così si presenta il "laboratorio guidato dall'artista Gloria Campriani", che nell'ambito della mostra "Legami intrecciati" si svolgerà martedì 20 ottobre 2015 al Museo 'Benozzo Gozzoli', con inizio alle 10.30.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.
La performance dell'artista - svolta in collaborazione con i ragazzi del Centro Diurno La Ginestra e alcuni migranti - sarà costruita insieme a persone reali, attraverso i meccanismi di interazione che esse metteranno in atto. Quasi un microcosmo relazionale e simbolico per riflettere sul comportamento umano che oscilla fra lotta e cooperazione. Alcune persone rimarranno ferme (colonne portanti) a rappresentare i punti fermi della vita di ognuno (persone, istituzioni, enti, nazioni, ecc.) mentre altre si muoveranno (corpi mobili) e attraverso le loro scelte, rese reali dal filo di un gomitolo, ne scaturirà un'architettura collettiva fatta di fili.
"La realizzazione della rete - spiega l'artista, Gloria Campriani - dipende dalla volontà di ognuno di partecipare e di mettersi in gioco: i corpi mobili svolgono un ruolo attivo nella costruzione delle trame attraverso il dipanarsi dei fili, e le colonne portanti supportano o intralciano la realizzazione della trama".
Le opere presenti all'interno della mostra "Legami intrecciati" (aperta fino a domenica 25 ottobre) ricalcano questa idea del filo come fonte di ricerca, come simbolo delle relazioni sociali, evidenziate sia dai 6 quadri scultorei installati presso l'Oratorio di San Carlo che dalle due presenti al Museo Be.Go., di cui una contenente un richiamo a Benozzo Gozzoli.
"Legami intrecciati - sottolinea Gloria Campriani - intende stimolare una riflessione sul vivere collettivo, sulla difficoltà di collaborazione e comprensione e sulle problematiche legate alla conflittualità, all'emotività e alla comunicazione nel contesto delle relazioni umane".
La mostra è organizzata dal Comune di Castelfiorentino in collaborazione con la Fondazione Teatro del Popolo e il Museo Be.Go. Questo l'orario di apertura: sabato e domenica 10.00-12.00/16.00-19.00, martedì e giovedì 16.00-19.00, lunedì e venerdì 9.00-13.00 (mercoledi chiuso).
Per informazioni: Museo Be.Go. (via Testaferrata) 0571/64448; info@museobenozzogozzoli.it
CENNI BIOGRAFICI dell'artista
Gloria Camprianinasce a Certaldo nell'ambiente tessile della confezione di famiglia e lavora per molti anni nel campo della moda. La sua formazione multidisciplinare passa attraverso lo studio delle lingue, lapedagogia, il teatro e l'arte frequentando corsi presso varie accademie. Le sue origini le impongono una particolare attenzione alla corrente artistica della Fiber Art, da cui prende ispirazione, nel concetto più contemporaneo del termine. L'artista non prevede l'utilizzo di alcun strumento tecnico eccetto l'uso delle mani al fine di realizzare trame. Il linguaggio simbolico legato al filo che affonda le sue radici nella storia è continua fonte di ricerca per l'artista che fila per dar forma al suo pensiero La sua ricerca si basa spesso sull'interazione fra individuo e gruppi indagando nell'ambito della psicologia sociale. L'artista lavora da sempre insieme ad artisti e ricercatori confrontandosi con la sperimentazione. Le sue collaborazioni con curatori, direttori artistici, critici e galleristi hanno creato mostre personali e collettive presso palazzi istituzionali, università, gallerie d'arte e musei (Magazzini del Sale Siena, Museo Marino Marini di Pistoia, Museo Nazionale di Palazzo Reale a Pisa, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Museo Piaggio a Pontedera - Museo degli Innocenti di Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Fortezza da Basso Firenze - PITTI, Institut Culturel Italien de Marseille, Consiglio della Regione Toscana, Galleria Foyer Firenze, Galleria 3D Mestre, Chiesa di Santa Maria Novella a Firenze, Palazzo Medici Riccardi di Firenze, Basilica di San Francesco a Siena, Palagio di Parte Guelfa di Firenze, Palazzo Vecchio, Salone de' Dugento, Firenze e Sala d' Esposizione Nazionale Salarrué, San Salvador).
Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa
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