Pensieri distorti: gli errori di ragionamento

Quando diamo un giudizio o prendiamo delle decisioni, ci piace pensare di essere obiettivi , logici , e in grado di utilizzare tutte le informazioni che sono a nostra disposizione. La realtà è , però , che i nostri giudizi e le nostre decisioni sono spesso piene di errori e influenzate da una grande varietà di pregiudizi Il cervello umano è sicuramente uno strumento eccezionalmente potente , ma è anche soggetto a limitazioni.
Un tipo di limitazione fondamentale del pensiero umano è noto come bias cognitivo (Beck, 1967) .
Un bias cognitivo è un tipo di errore del pensiero, che si verifica nel momento in cui le persone elaborano e interpretano le informazioni nel mondo che le circonda . I bias sono spesso il risultato del nostro tentativo di semplificare l'elaborazione delle informazioni . Purtroppo , questi errori di ragionamento talvolta ci portano a fare scelte errate e a dare giudizi sbagliati.
Le pressioni sociali , le motivazioni individuali , le emozioni e i limiti della capacità della mente di elaborare le informazioni, possono contribuire a questo tipo di errori.
Questi errori di ragionamento non sono necessariamente dannosi, spesso svolgono uno scopo adattivo : ci permettono di prendere decisioni rapidamente . Questo può essere di vitale importanza se siamo di fronte a una situazione pericolosa o minacciosa .

I bias cognitivi sono simili alle illusioni ottiche dove l'errore rimane convincente anche quando si è pienamente consapevoli del suo modo di funzionare.
Se guardiamo l’immagine in alto, malgrado le apparenze, essa non è una animazione e nessuno di questi cerchi si sta muovendo: è solo un’esperienza, in questo caso percettiva, che non corrisponde alla realtà fisica.
La consapevolezza dell’errore, di per sé, non produce una percezione più accurata. Gli errori cognitivi, quindi, sono estremamente difficili da superare.
Qui sotto vi riporto alcuni degli errori di ragionamento più comuni.
Catastrofizzazione: soffermarsi sulle conseguenze peggiori di una situazione e sovrastimare le possibilità che queste si verifichino “sono arrivato tardi a lavoro, il capo si infurierà e mi licenzierà!”
Pensiero dicotomico: categorizzare le cose in termini di “tutto” o “nulla”, “bianco” o “nero”, senza soffermarsi o dare importanza anche alle sfumature “se prendo 30 all’esame ho fatto il mio dovere, se prendo meno sono un fallimento totale”
Ragionamento emotivo: interpretare la realtà sulla base delle emozioni che stiamo vivendo “sono così agitato, vuol dire che per me è davvero pericoloso uscire da solo”
Inferenza arbitraria: arrivare alle conclusioni in mancanza di prove sufficienti “la mia amica mi ha salutato velocemente, significa che ce l’ha con me
Esagerazione/ minimizzazione: ingigantire l’importanza di eventi o situazioni o svalutare le esperienze positive “ho preso 10 al compito, solo perché il professore era in buona giornata”
Personalizzazione: attribuire a se stessi la causa degli eventi e dei comportamenti altrui anche se non vi sono elementi validi che supportino tale attribuzione “vedo il mio fidanzato irritato, sicuramente è colpa mia”
Generalizzazione: fare di una esperienza la prova generale di tutte le altre, traendo conclusioni che vanno ben oltre la situazione contingente “lei mi ha rifiutato! significa che non piacerò mai a nessuna ragazza”

E 'importante distinguere distorsioni cognitive (bias) da altre forme di errore, come pregiudizi culturali, pregiudizi organizzativi o il pregiudizio che deriva dal proprio interesse personale. In altre parole, un bias cognitivo non deriva da alcuna predisposizione emotiva o intellettuale verso un certo giudizio, ma piuttosto da procedure mentali automatiche di elaborazione delle informazioni. Un bias cognitivo è un errore mentale che è coerente e crea prevedibilità.
Una persona ansiosa tenderà ad interpretare l’accelerazione del battito cardiaco come la prova di un pericolo imminente (ragionamento emotivo); può succedere poi che questa, una volta lontana da casa, inizi a pensare che potrebbe succedergli qualcosa di terribile - svenire in pubblico, sentirsi male..- (catastrofizzazione); uscirà di casa e sentirà che l’ansia aumenta e leggerà questo come prova del fatto che può sempre succedere qualcosa di negativo tutte le volte che si dovrà allontanare da casa (generalizzazione); perciò, successivamente a questi errori di ragionamento, inizierà a mettere in atto comportamenti protettivi che inibiranno la possibilità di uscire, esplorare il mondo, rischiare, mettersi alla prova!
È importante essere consapevoli degli errori che automaticamente facciamo e metterli in discussione nel momento in cui ci accorgiamo di farli, perché, se non lo facciamo, questi possono darci una lettura di noi stessi, degli altri e del mondo che influenza i nostri modi di vivere, di comportarci e le nostre scelte in modo negativo.

Nel caso in cui vogliate suggerirci un argomento da affrontare o esporci una vostra problematica o preoccupazione scriveteci a studiopsicologicoilcammino@gmail.com e noi vi risponderemo o pubblicando la lettera in forma anonima o affrontando la tematica da voi richiesta.

Dania Prestini