Venerdì e sabato prossimi 16 e 17 ottobre l’auditorium dell’ex Abbazia di San Salvatore ospiterà il XXIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Biomeccanica in Ortopedia e Traumatologia con il convegno su “La modularità nelle artroprotesi”. I massimi esperti italiani in materia si ritroveranno a Fucecchio per due giorni di confronti e approfondimenti.
La scelta della sede fucecchiese per questo congresso non è casuale: il centro artroprotesico Cesat, con l’equipe del dottor Massimiliano Marcucci e tutto il personale ospedaliero, è ormai divenuto una punta di eccellenza della sanità toscana. L’ospedale San Pietro Igneo è ormai da tempo meta ambita di pazienti da ogni parte della penisola, come dimostrato dai numerosi attestati di stima e riconoscimento ricevuti e dal progressivo aumento delle richieste di ricovero.
A tal proposito il sindaco Alessio Spinelli ha auspicato ulteriori investimenti da parte della regione Toscana per contenere i crescenti tempi delle liste di attesa.
“La politica sanitaria regionale che da tempo sta trasformando i piccoli ospedali di provincia in centri specialistici, è stata sposata in pieno dalla mia amministrazione, e proprio per questo motivo siamo convinti che il progetto del Cesat debba essere ulteriormente tutelato e valorizzato. La Regione deve continuare ad investire in questa struttura, cercando anche di accrescerne l’organico. E oramai una necessità visto che i riconoscimenti ottenuti e la qualità dei servizi erogati hanno catturato l’interesse di pazienti da ogni parte d’Italia, allungando così le liste di attesa. Il Comune ha dimostrato concretamente di credere nel progetto del Cesat, avendo investito milioni di euro per il parcheggio e il percorso meccanizzato a servizio dell’ospedale. La crescita del centro artroprotesico è inoltre sinergica alla riqualificazione di tutto il centro storico di Fucecchio in cui si trova”.
Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio Stampa
<< Indietro