
Accade sempre più spesso che i pazienti al risveglio, dopo un intervento chirurgico, siano assisiti all’interno del blocco operatorio. Si tratta di una novità, in quanto non tutte le strutture ospedaliere dispongono, come il San Jacopo di Pistoia, della “stanza del risveglio”, la recovery room: una vera e propria area a carattere sub intensivo, con 6 posti letto, provvista di tutti gli strumenti e gli apparecchi necessari a monitorare costantemente i pazienti.
Tutte le moderne strutture ospedaliere sono dotate di questo particolare ambiente sanitario, dove i pazienti restano in osservazione, prima di essere “dimessi” dalla sala operatoria e ritornare in reparto.
Sul totale dei pazienti operati sono stati 1130 in un anno i ricoverati nella fase post operatoria, nella “stanza del risveglio”.
Leandro Barontini, direttore della unità operativa di anestesia e rianimazione, spiega che il ricovero in questa struttura è temporaneo: la sua durata può essere al massimo di otto ore, secondo le condizioni cliniche del paziente.
Per tutto il tempo durante il quale il paziente operato rimane nella “recovery room” è sorvegliato e assistito dal personale infermieristico specializzato, in collaborazione con l’anestesista che ha seguito l’intervento.
Il paziente viene sottoposto al monitoraggio delle funzioni vitali (ossigenazione, elettrocardiogramma, pressione arteriosa, ecc…) e al controllo del dolore. Il trasferimento avviene su decisione dell’anestesista e del chirurgo.
“Solo dopo che tutte le funzioni vitali sono state recuperate, la stabilità circolatoria garantita, lo stato di coscienza ripreso e, in assenza del dolore, viene dato parere favorevole al trasferimento: molto dipende dall’età e dal tipo di intervento e, talvolta, può accadere –spiega Barontini- che il paziente non torni nel reparto di provenienza ma che venga ricoverato nel livello di intensità di cura più appropriato al suo stato clinico, per una maggiore sicurezza”.
Nella maggior parte dei casi usufruiscono della stanza del risveglio coloro che sono stati sottoposti ad interventi di chirurgia generale, seguiti dai pazienti che hanno subito un intervento ortopedico e urologico.
Fonte: Azienda USL3 Pistoia
<< Indietro