Sciopero alla Coin Service, Fabozzi (Filcams-Cgil): "Sanzioni disciplinari e multe agli iscritti al sindacato"

(foto gonews.it)

Hanno scioperato questa mattina, martedì 13 ottobre, i lavoratori iscritti alla Cgil della Coin Service, azienda di conteggio e confezionamento monete che opera in zona Terrafino ad Empoli. Sono molti i motivi che hanno portato i dipendenti a protestare il cancello del proprio luogo di lavoro.

Tutto nasce a gennaio quando i dipendenti ricevono la notizia che avrebbero perso i premi produzione che ricevevano. Poco dopo un altro taglio: dimezzati i rimborsi a piè di lista per quei lavoratori che operavano per tutto il giorno fuori dalla sede. Dalla soglia di 15 di euro che veniva precedentemente restituita, si è passati a 7 euro nonostante la media dei rimborsi ammontasse a poco meno di 10 euro.

Le divergenze con l'impresa si sono poi palesate al momento dell'iscrizione di circa 15 lavoratori al sindacato CGIL: dal tesseramento, avvenuto a febbraio, sono cominciate ad arrivare contestazioni disciplinari "Per futili motivi!" sottolineano i dipendenti. Contestazioni che hanno preso il via proprio da febbraio e che hanno colpito soltanto gli iscritti al sindacato.

L'ultima delle decisioni aziendali che non è andata giù all'organico è stata l'assegnazione dei turni senza che ne fosse data la comunicazione, come dovrebbe avvenire per legge, all'RSA. Si è arrivati quindi allo sciopero, spiega il sindacalista Filcams-CGIL Massimiliano Fabozzi: "I lavoratori chiedono che sia almeno rispettato il contratto nazionale: l'accordo con le rappresentanze sindacali sui turni è stabilito dallo stato".

Durante l'arco del 2015 ci sono stati degli  incontri tra l'azienda e il sindacato per poter trattare sulla questione. "Siamo stati convocati, ma a modo loro. Non ci sono stati margini per una discussione. Se l'azienda produce e va bene perché smettere di assegnare 15esima e 16esima per redistribuire la ricchezza prodotta dall'azienda? - si chiede Fabozzi - Durante i colloqui è stato fatto anche riferimento ad un'altra sede di Quarrata se le pressioni dei dipendenti fossero continuate: nessuna minaccia, però.."

L'obiettivo dei lavoratori e del sindacato è uno solo: "Noi siamo disposti fin da subito ad un confronto. Non c'è stato nessun documento che ha attestato uno stato di crisi o una diminuzione della produzione di un'azienda che è sempre stata sana - prosegue Fabozzi - Vogliamo sbloccare questa situazione di tensione che ha reso i lavoratori più poveri e più nervosi".

Una tensione che ha portato anche dipendenti a licenziarsi: "Non c'erano più le condizioni - spiega un lavoratore che a fine mese terminerà il suo contratto con la Coin Service - Ho ricevuto tre lettere di richiamo in un mese e mezzo: sono cambiate di punto in bianco alcune procedure di lavoro e invece che formarci hanno semplicemente appeso un foglio al muro. Inoltre mi è arrivata anche una multa di circa 40 euro per tre ore di lavoro. Ho detto basta, non voglio subire tutto questo per mille euro al mese.."

Le richieste? "Che vengano disciplinati tramite accordi l'assegnazione dei nuovi turni di lavori e i premi di produzione precedentemente rimossi - prosegue Fabozzi - La domanda è: il gruppo societario vuole confrontarsi su questo?". Anche un incontro in Città Metropolitana per affrontare il tema: "Chiediamo alle istituzioni di seguire la vicenda e cercare di capire la tensione che si è venuta a creare in questa azienda" conclude Fabozzi.

 

Lettera dipendenti Coinservice Spa 13.10.2015.pdf by Patrick Mitchell

 

Lettera dipendenti Coinservice spa 13.10.2015 sottoscritta.pdf by Patrick Mitchell

Giorgio Galimberti

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