Alla fiera uno stand riconducibile alla cooperativa "Il Forteto", le perplessità di Casapound

Un simbolo di Casapound

A seguito di  segnalazioni di alcuni abitanti  il nucleo di CasaPound Scandicci ha appurato  che alla fiera di Scandicci appena conclusasi era presente uno stand gastronomico con il nome "Chianburger " direttamente riconducibile alla cooperativa "Il Forteto", assurta alle cronache degli ultimi anni sia per l’inchiesta sulle violenze e gli abusi sessuali sui minori affidati alla comunità collegata a doppio filo alla cooperativa sia per il recentissimo ritiro di un prodotto dagli scaffali della catena di grande distribuzione Coop in quanto contenente un batterio potenzialmente mortale. La concessione dello spazio pone interrogativi inquietanti su diversi aspetti della vicenda.

“Non siamo assolutamente contrari alla cooperativa in quanto tale”, spiega in una nota il nucleo di CasaPound Scandicci, “perché si tratta di un’azienda che dà lavoro a decine di soci, metà dei quali esterni alla comunità e quindi estranei a tutte i fatti penalmente rilevanti, ad un importante indotto agricolo nel Mugello. Ma non si può fare neppure come il PD che, fregandosene delle evidenze giudiziarie, ha votato in parlamento contro il commissariamento della società impedendo così di fare pulizia al suo interno, allontanando quei soggetti che si sono macchiati di reati vili ed infami per i quali, appena tre mesi fa, sono state condannate oltre 20 persone”.

“Il problema”, prosegue la nota, “è che il PD dal 2011, anno nel quale è scoppiato lo scandalo degli abusi sui minori, ad oggi non solo ha fatto finta di niente ma addirittura  ha dato dimostrazione di voler fare quadrato nei confronti di quella comunità-cooperativa che per decenni è stata il fiore all’occhiello della sinistra toscana e palcoscenico elettorale di tanti protagonisti della politica nazionale degli ultimi due decenni”

“A questo punto viene da chiedersi”, conclude la nota di CPI Scandicci, “se fosse possibile che la giunta comunale del comune di Scandicci non si fosse accorta che dietro il marchio “chianburger” si celasse il “Forteto”, oppure se la strategia del partito, anche a livello scandiccese, si inserisca nella più ampia strategia nazionale del far finta di nulla persistendo in un sostegno più o meno occulto alla comunità del “profeta” Fiesoli. E così vorremmo sapere se il sindaco Fallani e l’assessore alla fiera del comune di Scandicci Barbara Lombardini si siano posti quanto meno il dubbio sull’opportunità o meno di concedere uno spazio espositivo così grande e visibile ad una cooperativa dietro la quale vi è una storia tanto turpe e vile. A questo punto non ci resta che chiedere ancora una volta, da un lato, il commissariamento del “Forteto” nonché l'allontanamento di tutti quei personaggi che si sono resi protagonisti di violenze indicibili, e dall’altro lato augurarci che la giunta Fallani se ne vada al più presto, perché Scandicci merita ben altro”.

Fonte: CasaPound Firenze

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