Al teatro San Girolamo 'La ruota dentata', omaggio a Dino Terra

Al Teatro San Girolamo il 14 e 15 ottobre l’appuntamento è con il grande teatro e con la tradizione. Va in scena infatti “La ruota dentata”, lo spettacolo che rappresenta un omaggio all’opera di Dino Terra. 

A realizzare l’evento è la Fondazione Dino Terra che lo presenta a Lucca in prima nazionale. A presentare questo importante appuntamento questa mattina, durante una conferenza stampa a Palazzo Orsetti, sono intervenuti il sindaco Alessandro Tambellini, il vice presidente della Fondazione Mario Battaglia, la direttrice scientifica della Fondazione Daniela Marcheschi, il regista Marco Solari e l’attore Gustavo Frigerio.  

“La ruota dentata” è un montaggio di frammenti da diverse opere di Terra, dalle sue prime prove letterarie del 1927 (L’amico dell’Angelo e Riflessi), fino a quelle degli ultimi anni (Eteromorfismo, Un uscio al di là del cielo), passando per Ioni, Profonda notte, Dopo il Diluvio.

Viene quindi proposta al pubblico la varietà della scrittura di Terra, la sua apertura al contemporaneo che non è appiattimento sul reale, ma ricerca continua attraverso l’ironia, la varietà dei punti di vista e di osservazioni con chiavi di lettura non banali e mai ideologicamente chiuse.

Gli attori, coadiuvati da interventi performativi danza, danno vita a una mise en espace dinamica, grazie anche alle videoproiezioni e alla colonna sonora, che rendono la lettura dei diversi brani teatrali, saggistici e letterari variata nella struttura e nella dinamica, con lo scopo di suscitare la curiosità e l’interesse per una autore italiano del Novecento ancora poco conosciuto ma di grandissima attualità e quindi, da riscoprire.

Un omaggio importante per un uomo, Dino Terra, che è stato non solo scrittore ma anche drammaturgo, saggista, critico letterario, cinematografico e d’arte.

Nella sua lunga e intensa vita culturale ha dato vita a movimenti letterari e artistici, portando nella cultura italiana un’apertura vitale alla riflessione scientifica, antropologica, psicoanalitica, riuscendo a mantenere proficui contatti con la migliore intellighenzia italiana e internazionale.

Lo spettacolo, di Marco Solari, si avvale di Alessandra Vanzi, Patrizia Bettini, Gustavo Frigerio, Paolo Modugno per il suono, Stefano Pirandello per le luci, e di apporti 'lucchesi': per la danza Francesca Bertolli, per la regia video Giacomo Verde (lucchese d'adozione), e per voci registrate Marco Brinzi, giovane promettente attore lucchese. Insomma un compatto cast, per un'opera che propone un montaggio di diverse opere di Terra, dalla fine degli Anni Venti agli Ottanta del secolo scorso.

Lo spettacolo si terrà il 14 e 15 ottobre alle ore 21. Mentre il 15 ottobre alle ore 10 l’evento sarà proposto agli studenti delle scuole superiori.

Info - Per informazioni e biglietti è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro del Giglio: tel 0583.465327 – fax 0583.490317 – biglietteria@teatrodelgiglio.it

Ingressi serali 10 euro; ingresso mattutino per le scuole gratuito.

Dino Terra, note biografiche - Dino Terra, pseudonimo di Armando Simonetti (Roma, 1903 – Firenze 1995), dopo gli studi liceali a Roma si trasferisce a Parigi per studiare medicina alla Sorbona. Rientrato a Roma inizia un’intensa attività culturale e letteraria, fondando la sezione romana del movimento Clartè, entrando in contatto con letterati, artisti, uomini politici, da Trilussa a Tilgher, da Gramsci a Malatesta. Successivamente con Vinicio Paladini e Umberto Barbaro dà vita al Movimento Immaginista, pubblicando il giornale La Ruota Dentata e le edizioni omonime.

Nel ’27 Terra vi pubblica le sue prime opere L’amico dell´angelo e Riflessi, che l´autore rielaborerà radicalmente sul finire degli anni settanta, dando luogo all´ultima sua pubblicazione in vita, Un uomo e l´inferno, romanzesco viaggio nel proibito (1981). Alla breve e intensa avventura intellettuale dell’Immaginismo, da intendersi anche come derivazione di “sinistra” del movimento futurista si collega la successiva opera di Terra: Ioni, del 1929.

Tra gli anni trenta e gli anni settanta, Terra continuerà a pubblicare numerosi romanzi allontanandosi sempre più dalla giovanile temperie dell’avanguardia. Nel ‘33, il romanzo Metamorfosi avrà sulla stampa nazionale un’infinità di recensioni. Anche in seguito Terra riceverà notevoli apprezzamenti critici: si segnalano tra gli altri i giudizi di Marinetti, Tilgher, Ungaretti, Bassani, Pampaloni.

Intensa risulta, inoltre, anche la sua attività giornalistica, come critico letterario, d’arte e cinematografico, collaborando con Il Quadrivio e Il Tevere; si prodiga poi alla rifondazione dell´Avanti nell´immediato dopoguerra. Negli anni cinquanta lavora al quotidiano Il Momento e Il Popolo. Non meno importante la produzione teatrale con apporti quali le scenografie di De Chirico negli anni cinquanta.

Grazie all’aiuto di Silvio D´Amico e  di Ugo Betti, alcune sue commedie vengono rappresentate sia nei principali teatri romani che nella nascente televisione; si rammentano: Il Faustino, La coda santa, La vedovella, Carambola, La collana. Nel 1960 si trasferisce a Firenze, chiamato alla Sansoni a dirigere Tuttitalia, pubblicazione settimanale dell´omonima casa editrice. Vi rimarrà per oltre un decennio.

Gli ultimi anni della sua vita li ha trascorsi a creare la Fondazione, che porta il suo nome, costituitasi nel 1990 nella città di Lucca (la terra della madre, da lui tanto amata), dedicata agli enigmi della presenza umana.

 

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio Stampa

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