Sciopero e presidio davanti alla S.I.M.S srl a Prulli

(foto gonews.it)

I lavoratori e le OO.SS esprimono forte preoccupazione in merito alla situazione che , ancora ad oggi permane nello storico stabilimento di Reggello, la ripresa delle attività è avviata seppur lenta non è stata accompagnata come annunciato nei mesi trascorsi dalla Proprietà, dagli investimenti indispensabili per mettere in sicurezza l'Azienda e i 130 lavoratori occupati.

Nell'ultimo anno i lavoratori e le OO.SS hanno continuato a sostenere con forza l'assoluta necessità di un'immissione di liquidità indispensabile per risolvere i problemi strutturali dello stabilimento, che consenta l'adeguamento delle strutture agli standard richiesti dalle Aziende farmaceutiche oltre e naturalmente per adempiere ai normali obblighi dei costi generali come: dipendenti, fornitori, materie prime ecc....

L'Azienda ha di nuovo sospeso i pagamenti al Fondo di previdenza complementare FONCHIM,  sono circa due anni di arretrati riferiti al 2013, 2014, 2015 e non è più accettabile che l'Azienda si finanzi con i soldi dei lavoratori.

Ad oggi la situazione purtroppo e quella di una Azienda che ha le potenzialità per poter riprendere il proprio posto sul mercato ma che non ha la liquidità necessaria per far fronte alla ripresa di tutte le attività, tutti i giorni si registrano difficoltà nel far fronte anche ai più basilari costi di gestione.

Nei mesi scorsi più volte la Proprietà aveva dichiarato di voler continuare ad investire nella S.I.M.S. Srl, garantendo le liquidità necessarie alla normale attività Aziendale e attraverso un Business Plain presentato davanti alle Istituzioni.

Ad oggi in S.I.M.S Srl non è entrato un euro da parte della Proprietà e vista la situazione i lavoratori si mobilitano di nuovo in difesa del proprio posto di lavoro.

Le OO.SS ed i lavoratori dichiarano di intraprendere una serie  mobilitazioni al fine di garantire un futuro al proprio posto di lavoro, costringendo la proprietà a far fronte agli impegni presi con i lavoratori e con le istituzioni, occorre immissione di liquidità e soprattutto occorre un gruppo dirigente che sappia redigere un progetto che dica dove e come i soldi vadano investiti.  

I lavoratori e le OO.SS chiederanno nei prossimi giorni di riconvocare il tavolo presso l'unità di crisi della Regione Toscana e dichiarano inoltre che le iniziative di mobilitazione continueranno fino a quando non ci saranno le dovute garanzie da parte della proprietà.

La R.S.U.                        

FILCTEM-CGIL                           

FEMCA-CISL

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