Nautica, al Salone di Genova una delegazione locale: si sviluppa un marchio di promozione

La delegazione limitese a Genova
La delegazione limitese a Genova

La delegazione limitese a Genova

Una delegazione di Capraia e Limite ha visitato il Salone Nautico Internazionale di Genova. All'ordine del giorno lo sviluppo del marchio “Limite sull'Arno-patria della nautica da diporto italiana”. Nella giornata di Venerdì 2 Ottobre, una delegazione di Capraia e Limite ha visitato il Salone Nautico Internazionale di Genova, punto di riferimento da oltre mezzo secolo per l'industria nautica ed i diportisti da ogni parte del mondo. Del gruppo facevano parte il Sindaco di Capraia e Limite Alessandro Giunti, il Consigliere Regionale Enrico Sostegni, l'Assessore Corrado Ceccarelli, il Presidente della Pro-Loco Capraia e Limite Alessandro Alderighi ed il Segretario della Società Canottieri Limite (la più antica d'Italia, nata nel 1861) Mario Pucci.

Su invito della Confindustria Nautica (Ucina), anche grazie all'interessamento diretto del limitese Saverio Cecchi, Presidente del Collegio dei Probiviri dell'Ucina, il gruppo ha potuto visitare gli stand allestiti per l'occasione ed ha posto le basi per lo sviluppo e l'organizzazione di iniziative finalizzate al riconoscimento internazionale di Limite sull'Arno quale centro di riferimento per le radici e la storia della nautica italiana. Del resto, la “nautica da diporto” in Italia ha mosso i primi passi proprio a Limite, nel 1900, quando fu consegnata un'imbarcazione al Senatore Sonnino, e nei decenni successivi, fino al 2000, i cantieri limitesi hanno confezionato yacht fino ad oltre 40 metri destinati ai mari di tutto il mondo.

La visita a Genova segue di un mese esatto la serata in Piazza Fucini dedicata alla storia della cantieristica limitese, ricostruita attraverso i racconti degli ex operai dei cantieri (tra cui maestri d'ascia) e le foto del Gruppo Fotografico Limite. Il Sindaco Giunti, in quell'occasione, assicurò i circa trecento presenti che “sarebbe stata solo la prima tappa di un percorso di recupero e valorizzazione della radici storico-culturali del paese”, nell'ottica di “costruire una memoria comune condivisa a livello locale prima e nazionale poi”.

Dopo gli incontri di venerdì, le prospettive di sviluppo del marchio limitese sono più forti e lasciano ben sperare in vista del riconoscimento unanime, anche da parte dell'industria nautica d'eccellenza, del ruolo svolto da Limite sull'Arno nel corso dei secoli, a partire dai primi cantieri documentati nella seconda metà del Seicento. Secondo quanto riportato alla delegazione limitese, infatti, i mercati del lusso come, per fare due esempi, quello russo e quello cinese, sembrano apprezzare negli ultimi tempi un riferimento diretto alla storia della tradizione artigianale caratteristica del “made in Italy”, che costituisce anche un valore aggiunto di legittimazione nei propri ambienti.Di conseguenza, le potenzialità di sviluppo del brand “Limite sull'Arno-patria della nautica da diporto italiana”sono molto forti e “saranno oggetto nei prossimi mesi di attenta analisi, al fine di farsi trovare pronti con iniziative ad hoc da realizzarsi nel nostro paese”, afferma il Sindaco Giunti.

I presenti sono rimasti inoltre molto colpiti dalla prima imbarcazione costruita da un cantiere italiano (fondato negli anni Cinquanta da limitesi) nell'ambito di un progetto di collaborazione con un partner cinese. Sui fianchi dello yacht, si può notare il nome “Limite”, riferimento palese a Limite sull'Arno, un piccolo centro a 80 chilometri dal mare che ha saputo guadagnarsi nei secoli una fama oltreconfine.

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Fonte: Comune di Capraia e Limite

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