Quando la burocrazia fa rima con spreco

Una classica vicenda all'italiana, quando l'ottusità della burocrazia sfocia in un inutile spreco evitato solo dal buon senso di chi ci racconta la storia. Giampiero Taddei, dopo la scomparsa del suocero, ha in casa delle dotazioni che servono alle persone anziane quando hanno certi tipi di problemi gravi, leggi cateteri e pannoloni forniti dalla Asl. Visto che a lui, purtroppo, non servono più decide di riconsegnarli al 'pubblico' dal quale li ha avuti. E qui inizia la storia: <Avevo 9 pacchi di pannoloni che mi aveva consegnato a casa un corriere e 6 scatole di cateteri. Morto mio suocero sono così andato a riconsegnarli alla farmacia della Asl a Sovigliana dove, però, non me li hanno ripresi>. Perchè? <Per i pannoloni mi hanno chiesto quanti ne avevo e, appena ho risposto nove pacchi, mi hanno spiegato che dovevo riempire l'apposito modulo perchè sarebbe passato a ritirarli il corriere. Ho fatto notare che li avevo in macchina con me e che quindi la cosa più semplice e logica era prenderli e darli a loro, ma niente da fare. I cateteri, invece, non li ritirano proprio>. <A quel punto - prosegue - smaltita la rabbia e lo sconcerto sono andato alla Rsa di via delle Chiassatelle per darli a loro, ma anche lì niente, non li hanno presi. Così sono ripartito e sono andato alla Misericordia lasciandoli a loro che li potranno dare a chi ne ha bisogno>. In un momento nel quale si fa un gran parlare di riduzione dei costi e degli sprechi ecco la domanda di Giampiero: <A parte l'assurdità del mancato ritiro dei pannoloni, i cateteri costano 58 euro a scatola, io avevo 6 scatole per un valore totale di 348 euro. E, siccome non sono solo io ad averne bisogno, quanto è lo spreco?>

Marco Mainardi