
Approvato dal Consiglio di amministrazione, dopo il parere del Senato accademico, il bilancio unico di esercizio dell’Università di Firenze relativo al 2014.
I conti indicano anche per il 2014 un risultato positivo, grazie a un utile d’esercizio pari a oltre 7,8 milioni di euro, che va a rafforzare il patrimonio dell’Ateneo.
Fa seguito ai risultati positivi registrati a partire dal 2011, grazie a una forte attenzione all’economicità della gestione corrente e alla prudenza nella predisposizione dei bilanci preventivi.
L’andamento positivo è messo in evidenza anche dal confronto dei principali indicatori di ‘buona salute’ richiesti dalla normativa.
L’indicatore di indebitamento – per legge non deve superare il 15% - è passato dall’11,11% del 2011 all’8,8% del 2014 -.
L’indicatore per le spese del personale – che non possono superare l’80% della somma di contributi statali e tasse per l’anno di riferimento – è attualmente attestato al 69%, cinque punti percentuali in meno del 2011.
Infine l’indicatore di sostenibilità economico-finanziaria - che deve essere superiore a 1 – ed è pari per il 2014 all’1,13 (nel 2011 era 1,05).
L’equilibrio finanziario dell’Ateneo è “un risultato ottenuto grazie soprattutto al contenimento dei costi del personale e nonostante il ben noto ridimensionamento del finanziamento statale al sistema universitario nazionale – nota il rettore Alberto Tesi nella relazione che accompagna il bilancio d’esercizio -.
Al contempo, nuovamente non si può non rilevare un insieme di elementi che potrebbero mettere in difficoltà l’equilibrio finanziario dell’Ateneo e che quindi impongono il mantenimento di una politica di estrema attenzione dal punto di vista economico-finanziario”.
Le incertezze ormai strutturali in merito alla consistenza del FFO rendono, infatti, difficile la previsione annuale e triennale; occorre, poi, un monitoraggio puntuale dell’andamento del costo del personale, soprattutto se saranno eliminati gli attuali blocchi degli scatti stipendiali.
Con l’esaurirsi dei finanziamenti specifici del Ministero per le spese di edilizia, i budget futuri dovranno tornare direttamente a far fronte alle esigenze del patrimonio immobiliare dell’Ateneo.
Fonte: Unifi - Ufficio Stampa
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