La mostra di Gormley chiude con oltre 170 mila visitatori

'Exposure', un'opera di Antony Gormley (foto: Wikipedia)

Chiusa nel segno del successo la mostra, ospitata dal 26 aprile al 27 settembre al Forte di Belvedere, dedicata ad Antony Gormley, uno dei più apprezzati scultori viventi: in cinque mesi ci sono stati oltre 174.000 visitatori. L’esposizione, promossa dal Comune di Firenze, organizzata da Mus.e con il sostegno di Galleria Continua e White Cube è stata curata da Arabella Natalini e Sergio Risaliti ha visto riunite, per la prima volta in uno spazio storico, più di cento opere dello scultore britannico occupando ogni lato della fortezza cinquecentesca.

“Questa mostra – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – ha dimostrato ancora una volta che portare l’arte contemporanea a Firenze non solo è possibile ma è anche un’operazione di successo. I tantissimi visitatori che hanno visitato l’umanità di Gormley sono la dimostrazione che questa è la strada giusta sulla quale l’amministrazione vuole insistere. Si conferma inoltre lo straordinario successo del Forte di Belvedere, bastione rinascimentale recuperato, messo in sicurezza e riaperto dopo anni e che si propone come luogo privilegiato per esposizioni di largo respiro: basta pensare ai grandi numeri delle esposizioni di Zhang Huan (2013) e di Giuseppe Penone (2014)”.

Soddisfazione anche per il Direttore Artistico Sergio Risaliti “Un risultato che ci gratifica enormemente preparato in questi anni con una serie di mostre internazionali. Forte di Belvedere si attesta tra le grandi istituzioni, spazio per l'arte contemporanea tra i più ambiti e scenario unico al mondo. Pensare che 174.000 persone sono salite verso i bastioni attratti dalle opere di Gormley la dice lunga su quanto desiderio e bisogno ci sia di conoscenza ed emozioni. Il Forte non è soltanto un Belvedere, ma strumento di mediazione culturale potente. Human di Gormley ha lasciato un segno importante. Adesso dobbiamo solo proseguire in questa direzione".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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