
Federico Pavese (foto gonews.it)
"Spesso nei dibattiti politici nazionali si teorizza, a ragione, che la ripresa economica del nostro paese dovrebbe passare da una valorizzazione dei territori, per attrarre sempre più turisti e creare indotto: dalle strutture ricettive, al commercio, all’artigianato, all’arte e alla cultura, passando per l’enogastronomia. Evidentemente a Montelupo questo concetto non è stato mai declinato o è stato fatto molto male.I dati del Centro Studi Turistici sull’Empolese-Valdelsa, presentati ad agosto, sono per Montelupo non un campanello dall’allarme ma una vera e propria Waterloo. Analizzando le presenze annuali dal 2000 al 2014 il dato eclatante è proprio quello della nostra cittadina: tutti i comuni aumentano le presenze (alcuni raddoppiano e triplicano ) tranne Montaione (che comunque ha grandi numeri e perdita minima) e appunto Montelupo che da 32,000 presenze del 2000 passa alle 25.000 del 2014, con una perdita netta del 22%, con un -1,8% ogni anno.Eppure la sinistra che governa Montelupo pareva aver fatto tutto l’immaginabile per far spiccare il volo al nostro turismo: un faraonico museo della ceramica, un centro storico pedonalizzato a mo’ di borgo medioevale, ettari e ettari di parchi, feste per tutti i gusti, una zona sportiva all'avanguardia. Eppure a Montelupo le carovane di bus turistici non sono mai arrivate. Come, del resto, tutto questo investimento in strutture ricettive, non c’è stato. Eppure era stata creata anche un’istituzione, quella Montelupo Cultura e Promozione che la nuova giunta si è subito affrettata a chiudere, visti i risultati. Eppure da anni abbiamo un addetto al marketing territoriale, figura professionale che, per gli amministratori precedenti e attuali, avrebbe dovuto dare il la’ a politiche turistiche più che convincenti.Qualcosa, evidentemente, è andato storto. Il museo non è mai decollato e non è mai stata data una visione d’insieme spendibile delle nostre tante risorse: non si sono valorizzati beni artistici come le abbandonate cappella di villa Mannelli a Fibbiana e cappelle dell’Orto dei Frati all’Ambrogiana, mai si è tentato di creare percorsi turistici sul castello (la zona intorno alla prioria di San Lorenzo non è quasi mai accessibile), i pacchetti turistici sono inesistenti ( quelli presenti sul web comunale in occasione della festa della ceramica si limitano ad elencare le strutture ricettive), l’enogastronomia (fra l’altro eccellente) non è mai stata supportata in maniera adeguata, anche i percorsi ciclabili e naturalistici hanno attrattiva solo locale.
Che fare? Servirebbe almeno un ente di coordinamento per fare sistema con tutti gli attori in campo: la famosa Pro Loco, da anni quasi inesistente, potrebbe esserlo, ma ad oltre un anno dall’insediamento della nuova giunta e nonostante le richieste del nostro gruppo, niente si muove. Speriamo che il futuro dello sviluppo turistico e attrattivo della nostra cittadina non passi solo dal recupero di una villa medicea dalla destinazione ancora fumosa e legata a promesse del potente (politicamente) di turno".
Federico Pavese, consigliere comunale 'Monteluponelcuore'
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