
Flc Cgil Toscana, oggi, giovedì 24 settembre, in conferenza stampa presso la sede di Cgil Toscana, ha lanciato tre allarmi sulla situazione nelle scuole toscane.
- Personale Ata, richieste pervenute a Flc Cgil Toscana dalle scuole di tutta la regione: 57,5 (57 più un part time). In tutto, l'organico complessivo degli Ata segnala un -84 rispetto all'anno precedente, mentre gli alunni sono cresciuti di 3.845 unità, gli alunni disabili di 321 unità, le classi di 287 unità e i plessi scolastici di 25 unità. Gli effetti della carenza di personale Ata: mancata assistenza degli studenti, specialmente se disabili.
- La Legge di Stabilità vieta di nominare il sostituto di un custode scolastico malato nei primi sette giorni di malattia. Le scuole toscane stanno scrivendo a prefetti e Amministrazione per capire come regolarsi. Allo stato attuale gli scenari sono tre, tutti e tre non correttamente percorribili.
Il primo: violare la legge di contenimento della spesa e nominare un custode sostituto. Il secondo: violare la legge sulla sicurezza (i minori hanno bisogno di un adulto che li controlli). Il terzo: chiudere le scuole e violare la legge (interruzione di pubblico servizio).
- Capitolo docenti: dovevano essere fatte 6.775 stabilizzazioni in Toscana, tra posti comuni e di sostegno. Ma almeno metà di questi andranno a supplenza annuale, per effetto dell'applicazione dei criteri delle graduatorie nazionali.
Sui posti di sostegno, mancano oltre 2mila insegnanti specializzati. Inoltre, i posti del potenziamento per le scuole andranno all'80% a supplenza annuale ed arriveranno solo a dicembre.
In tutto, ci sarà il doppio di supplenze (oltre 8mila) rispetto agli anni passati.
"La supplentite non è sconfitta ma anzi si allarga, e le scuole sono nel caos per chiamare i supplenti.
Ci sono tanti posti da occupare ma le graduatorie non sono a posto. Prendiamo sì atto che il personale della scuola aumenta, ma questo sarà un anno di transizione, gli effetti delle stabilizzazioni si vedranno il prossimo anno", dicono Alessandro Rapezzi e Gabriella Bresci (Flc Cgil Toscana).
Che avanzano delle richieste al Governo: "Aprire il confronto sui temi del precariato; rinnovare il Contratto nazionale; far slittare di fatto di un anno l'applicazione della riforma della Buona Scuola, che all'atto pratico non risulta applicabile perché non ci sono certezze né risorse".
Intanto, i sindacati regionali toscani della scuola hanno indetto una manifestazione il 24 ottobre.
Fonte: Cgil Toscana - Ufficio stampa
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