Firmato accordo per la riapertura dei punti vendita ex Despar, ma due restano fuori, domani un presidio dei lavoratori

È stato raggiunto un accordo per la riapertura di 15 punti vendita ex Despar di cui quattro nella provincia di Firenze (Pontassieve, Vicchio, Dicomano, Incisa).
È stata una trattativa sofferta, che ci vede soddisfatti per la soluzione trovata per molti lavoratori, ma che purtroppo lascia aperto il problema per i punti vendita di Barberino del Mugello e Scandicci che non rientravano nel bando di gara.
Abbiamo ottenuto che la nuova azienda assuma da subito almeno il 60% del personale attualmente in cassa integrazione e un'importante diritto di precedenza sulle assunzioni future per quel personale che non sarà reimpiegato nell'immediato.

“Esprimiamo soddisfazione per un risultato seppur parzialmente positivo della vicenda che aveva visto finire l'azienda in una procedura concorsuale.
Non ci dobbiamo fermare qui e dovremo continuare a ricercare soluzioni anche per i punti vendita di Barberino e Scandicci a partire da una pressione sull'azienda e un coinvolgimento delle amministrazioni comunali che possono svolgere un ruolo fondamentale in queste vicende”.

Tra Scandicci e Barberino restano fuori 18 lavoratrici/lavoratori.
In particolare il supermercato di Scandicci, che ricordiamo essere l’unico supermercato della città,vive una situazione particolare, schiacciato tra un piano urbanistico di ristrutturazione, una proprietà che non vuole sostenere da sola gli oneri economici che il piano prevede e aziende interessate ad investire che scappano appena conoscono la situazione.

I lavoratori Despar di Scandicci e Barberino del Mugello domani effettueranno un presidio davanti alla ex Despar di Scandicci, in via Monti, dalle 10 alle 13. I punti vendita dei due comuni, con 18 occupati, non hanno ancora trovato un acquirente nell'ambito della procedura di concordato della società Duegi, di cui facevano parte insieme ai 14 negozi ceduti a Conad del Tirreno, e ai 15 negozi (fra i quali una decina in Toscana) rilevati dal gruppo umbro Gmf. Quest'ultimo accordo prevede che il 60% dei lavoratori dei supermercati che passeranno alla Gmf saranno assunti con la riapertura delle unità di vendita, mentre gli altri avranno priorità per le assunzioni che saranno fatte dall'azienda successivamente. La Filcams-Cgil di Firenze ha espresso soddisfazione per l'esito della vicenda, ma afferma che "non ci dobbiamo fermare qui e dovremo continuare a ricercare soluzioni anche per i punti vendita di Barberino e Scandicci, a partire da una pressione sull'azienda e un coinvolgimento delle amministrazioni comunali che possono svolgere un ruolo fondamentale in queste vicende"

Apprezzamento da parte dell'amministrazione comunale di Pelago: “Siamo estremamente soddisfatti per il raggiungimento dell’accordo che vede la riapertura di un supermercato nella frazione di San Francesco, anche se con alcuni limiti legati all’accordo stesso – afferma il sindaco di Pelago Renzo Zucchini-. La riapertura di questo punto vendita è per noi molto importante, il supermercato ha sempre avuto, infatti, un ruolo sociale e di copertura del territorio, soprattutto per le categorie deboli, come anziani e tutti coloro che non possono usufruire di un’autovettura e spostarsi per fare la spesa”.

Fonte: Uffico Stampa Cgil Toscana

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