Porto Livorno: il dibattito in consiglio regionale

Il porto di Livorno

Dal momento che la comunicazione dell’assessore alle Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, rappresentava anche la risposta all’interrogazione dei consiglieri Giacomo Giannarelli ed Irene Galletti del M5s, il capogruppo Giannarelli, intervenendo in apertura di dibattito, si è detto “assolutamente insoddisfatto di quanto affermato dall’assessore” poiché “ancora una volta, a domande certe, si risponde con vaghezza” e “ciò è inaccettabile, assolutamente inaccettabile, così come è inaccettabile il fatto che la Giunta sia andata a Bruxelles ad illustrare il piano per la Darsena Europa senza portare con sé il sindaco di Livorno, che è la città maggiormente interessata alle azioni della Regione su quell’area portuale”.

Giannarelli ha criticato che la comunicazione sul porto di Livorno sia stata consegnata solo oggi ai consiglieri regionali: “In questo modo non si è permesso ai consiglieri di maggioranza e opposizione di studiare l’atto. Questa allergia alla democrazia continua a mietere vittime, anche se siamo felici di leggere che sulla Darsena Europa sarà avviato il dibattito pubblico da noi richiesto”.

Nel merito, le critiche del M5s consistono nel fatto che “il piano finanziario che dovrebbe sostenere il progetto non pare adeguato”. Ha aggiunto Giannarelli: “Quando leggiamo che l’opera dovrebbe consentire 5 mila unità di lavoro di cui la stragrande maggioranza nella provincia di Livorno, ci chiediamo chi ha fatto queste stime e come”.

Sul mancato coinvolgimento del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, in occasione della presentazione del progetto Darsena Europa a Bruxelles, si è soffermato il consigliere Enrico Cantone, anche lui M5s, che ha parlato di “mancanza imperdonabile” perché “con questa decisione la Giunta ha escluso colui che, democraticamente, rappresenta tutti i cittadini livornesi”. Cantone ha ricordato che “si è preferito invitare il sindaco di Collesalvetti (Lorenzo Bacci, ndr) piuttosto che quello della città che maggiormente è influenzata dalla presenza del porto che più di ogni altra è interessata al suo sviluppo”. Cantone ha inoltre protestato per la consegna della relazione di Ceccarelli in prossimità dell’avvio dei lavori d’Aula: “Tutto ciò è inammissibile”.

Il mancato coinvolgimento del sindaco di Livorno è stato criticato anche dal portavoce dell’Opposizione, Claudio Borghi, che ha affermato: “Il fatto che vi sia stato un disinteresse verso il sindaco della città interessata allo sviluppo del porto non depone a favore del progetto stesso. Occorre fare molta attenzione se si vuole realizzarlo, tanto più che esso va ad insistere su un’area di crisi. Se fosse stato un nostro sindaco, avremmo avuto piacere che fosse stato coinvolto”.

Entrando nel merito della relazione, inoltre, Borghi ha criticato il piano finanziario che sta alla base del progetto parlando di “gigante dai piedi d’argilla”. E sulle possibili ricadute dell’attuazione del progetto Darsena Europa, ha messo in guardia: “Non vorrei che, contrariamente alle aspettative, invece di sviluppare l’export, esso alla fine favorisca l’import”.

Anche Tommaso Fattori, capogruppo Sì Toscana, ha criticato l’esclusione del sindaco di Livorno dalla presentazione in sede europea delle politiche regionali per il porto di Livorno. “Occorre il massimo accordo a tutti i livelli, istituzionali ed economici, se si vuole realizzare un piano di sviluppo per Livorno e il suo porto”, ha detto il consigliere, che ha anche evidenziato la “grande proiezione temporale” per la realizzazione del progetto. E ha aggiunto: “Bisogna pensare a un piano sostenibile in grado di rilanciare l’economia della città e garantire nuova occupazione”.

Secondo Paolo Bambagioni (Pd) “La Regione ha fatto una scelta di governo importante: quella di dar vita a una grande opera pubblica che porti un contributo fondamentale allo sviluppo. Su quest’opera la Regione sta puntando molto per il futuro della Toscana. Si parla di 600 milioni di euro e di 5mila assunzioni”. Bambagioni ha ribadito che “con il processo partecipativo non mancheranno occasioni di confronto per avere dati e numeri”.

Apprezzamento anche da Francesco Gazzetti (Pd), che ha parlato di un’operazione “fondamentale, irrinunciabile ed essenziale” per rendere il “porto di Livorno competitivo a lungo”.

Gazzetti ha ricordato alcuni dati dell’autorità portuale: “Nel primo semestre 2015 si è registrata una crescita dei container del 39,5 per cento, di auto nuove del 25,7 per cento e dei forestali del 21 per cento, un dato che testimonia che il porto ha necessità di crescere e di ampliarsi”.

“Nelle previsioni di sviluppo si guarda ad un futuro molto lontano - ha precisato Irene Galletti (5 Stelle) - così lontano che dal punto di vista macroeconomico non è così facilmente prevedibile”. La consigliera regionale ha sottolineato l’incongruità di alcuni dati, discrepanze e la presenza di tabelle replicate, definendo l’intervento “un lavoro ex post per giustificare un progetto fatto antecedentemente”. Tra gli aspetti positivi Galletti rileva l’ammodernamento del sistema ferroviario, il rinnovo del sistema informatico e della logistica.

“Un intervento strategico, un’opera che è elemento centrale dell’ammodernamento del sistema infrastrutturale costiero – ha affermato Gianni Anselmi (Pd) –. “Stiamo parlando – ha aggiunto il presidente della commissione sviluppo economico - della porta a mare dell’area metropolitana centrale della Toscana che collega il cuore di questa regione con un’area costiera che ruota attorno alle dinamiche pisane, livornesi”. “Il dispiegarsi di questi investimenti – ha concluso Anselmi - porrà le condizioni per lo sviluppo della Regione, per la sua competitività e per il suo contributo all’economia nazionale. L’autorità portuale andrà declinata in relazione alle complementarietà, alle sussidiarietà e alla messa in rete delle potenzialità”.

“La vittoria di Nogarin a Livorno vi ha fatto male e infatti assistiamo ad un’attenzione nuova da parte del Pd per quel pezzo di Toscana. Si è addirittura creata una commissione regionale ad hoc”, ha dettoStefano Mugnai (FI). Il consigliere ha ribadito: “prima di promettere opere bisognerebbe fare una revisione critica sulle scelte operate fin qui”. Infine il capogruppo di Fi ha osservato che “fare un’operazione così importante a Livorno tenendo fuori il sindaco è una scelta perdente, perché certe opere si realizzano unicamente se c’è una stretta sinergia istituzionale”.

“Grandi ambizioni, grandi progetti e tanto lavoro per Livorno – ha esordito il consigliere regionale Gabriele Bianchi (5 Stelle) –, ma da un anno a questa parte mi sembra che la Giunta abbia messo Livorno alla fame”. Bianchi ha ricordato che “l’erogazione per Livorno è di 45 euro pro capite nel 2014, mentre per Pisa 90 euro e Lucca 120 euro.“

Per Antonio Mazzeo (Pd) “Lo sviluppo del porto di Livorno è passaggio fondamentale per colmare il gap tra il centro della Toscana e la costa”. “Mi risulta – ha aggiunto - che l’accordo di programma sia stato firmato anche dal sindaco Nogarin che è parte integrante di queste scelte ed è stato coinvolto in tutti i tavoli.” Infine, Mazzeo ha richiamato a un lavoro congiunto di tutte le forze politiche senza pregiudizi per “consentire a quella parte di Toscana di essere competitiva”.

“Questo intervento risponde ad una strategia globale della Giunta regionale – ha detto l’assessore alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – all’interno del piano integrato delle infrastrutture e della mobilità dove sta scritto che per le priorità dello sviluppo della Toscana individuiamo nello sviluppo della piattaforma logistica uno dei punti principali e allora gli interventi sul porto di Livorno, Piombino e Carrara fanno parte di questa strategia”. “Una strategia che vede la Toscana una delle Regioni, forse l’unica – ribadisce Ceccarelli – che investe risorse proprie in maniera massiccia su opere che non sono di sua competenza perché opere statali”.

“Se oggi c’è protagonismo della Toscana che all’interno di una strategia vede un impegno serio e concreto e anche una reattività da parte del Governo centrale, questo lo si deve ad una stagione nuova”.

L’assessore ha ricordato le cifre: “La Regione mette sull’intervento della Darsena Europa 200 milioni di euro, secondo le regole del bilancio”. Poi, “gli interventi per la riqualificazione nel porto di Livorno sono iniziati da tempo con il collegamento diretto tra la rete ferroviaria italiana e la darsena toscana, un lavoro che entro fine dell’anno andrà a concludersi e qui sono 40 milioni di euro, di questi 33 li ha messi la Regione Toscana”. “Per il collegamento diretto tra porto e interporto c’è un progetto in fase di redazione, sono 14 milioni e mezzo di investimenti e di questi 7 milioni e mezzo li ha messi la Regione”.

Ceccarelli ha ribadito: la “porta di accesso al Mediterraneo trova nella portualità della Toscana un punto di possibile attracco che farà bene alla nostra economia e ai traffici marittimi futuri”.

“Inoltre, abbiamo la fortuna che i porti di Carrara, Livorno e Piombino sono collegati con i corridoi che vanno verso il nord Europa e quindi possiamo diventare attrattivi per non far fare alle navi che vengono dall’oriente tre giorni in più di navigazione per raggiungere Amsterdam”.

Si parla di interventi che garantiranno alla Toscana sviluppo e occupazione”.

Fonte: Regione Toscana

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