Scavi a Limite e a Lucca fanno riemergere tesori antichi: come comportarsi? Sondaggio di gonews.it

Il mosaico scoperto a Capraia e Limite nel 2015

Il sondaggio settimanale di gonews.it prende spunto da un paio di importanti eventi a livello archeologico avvenuti recentemente in Toscana. Uno riguarda l'Empolese Valdelsa, con la scoperta di due mosaici nel sito romano di Villa Oratorio a Capraia e Limite, opere intatte e di grande valore ma che, dopo un weekend di apertura al pubblico (1.200 presenze registrate solo sabato 19 settembre) dovranno essere ricoperte per poterle conservare, in attesa di soluzioni per il futuro, finanziamenti e accordi con i privati proprietari dei terreni. L'altro caso è quello di Lucca, dove, nel corso di alcuni scavi per la realizzazione dell'isola ecologica di via del Crocefisso, sono emersi alcuni scheletri datati tra l'ottavo e il nono secolo, in perfette condizioni, contenuti in una necropoli medievale.

La domanda che poniamo è: di fronte a scoperte eccezionali del genere, quale deve essere l'interesse predominante? Quello della cultura - e quindi si fa di tutto per rendere fruibile il ritrovamento - o quello del privato, o comunque del proprietario terriero, che può avere diritto all'utilizzo del bene? Lo stesso vale anche per la cosa pubblica: se una strada viene interrotta perché nel mezzo ci sono reperti, è evidente che per i residenti nei paraggi verrebbe a crearsi un danno importante in termini di mobilità.

Noi diamo tre risposte a disposizione. C'è tempo per dire la propria fino alle 13 di lunedì 28 settembre, poi trarremo le conclusioni.

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