Taxi, l’assessore Bettarini incontra le cooperative e le sigle sindacali

Giovanni Bettarini

Numero unico per chi chiama, app di georeferenziazione e più auto in strada. Sono le proposte del Comune per migliorare il servizio taxi a Firenze presentate oggi dall’assessore allo Sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini nel corso dell’incontro a Palazzo Vivarelli Colonna con le cooperative dei tassisti e le sigle sindacali.

“Il nostro obiettivo è migliorare il servizio taxi a Firenze – ha detto Bettarini – Per questo, abbiamo presentato una serie di proposte agli operatori e ai sindacati ponendo un tema che è quello della crescita della nostra città: dall'ultimo aumento del numero delle licenze taxi a Firenze il traffico aeroportuale è aumentato del 50% e il numero dei turisti del 25%, mentre il numero di taxi è rimasto lo stesso.

Firenze non è la media città italiana, è una città eccezionale e come tale deve offrire servizi migliori ed essere più competitiva. Attualmente le licenze sono 654, un numero fermo al 2006, che oggi risulta insufficiente e inadeguato rispetto alla crescita strutturale del turismo e all’aumento degli stessi residenti. Il confronto con il numero di taxi per abitante vede Firenze nettamente sotto le altre importanti città italiane con 1,8 taxi ogni mille abitanti, rispetto ai 2,9 di Roma e ai 3,8 di Milano. Sulle tariffe, Firenze è una delle città più care d’Italia: secondo uno studio del ministero dei Trasporti, il prezzo di una corsa standard 5km e 5min a Firenze è di 11,20 euro, a Roma di 10,70, a Milano di 10,60, a Napoli 8,65, a Palermo di 8 euro, a Bari di 9 euro.

Lo stesso vale per il supplemento di partenza che è di 3,30 euro e per la tariffa a tempo iniziale di 24 euro (a Napoli 18 euro, a Palermo 16,90, a Bari 20 euro). Nonostante ciò, siamo disposti a discutere dell’adeguamento Istat richiesto dai tassisti, perché da amministratori abbiamo il dovere di ascoltare e valutare. La crescita strutturale di Firenze richiede un intervento sul numero dei taxi disponibili, che consideriamo nell’ordine delle 100 licenze in più. Di queste, una quota potrà avere anche carattere temporaneo legato alla realizzazione delle nuove linee della tramvia”.

Una crescita strutturale alla quale si affianca una tendenza positiva sul settore turistico ormai consolidata. “Firenze ha avuto negli ultimi quattro anni una crescita fortissima degli alberghi a 5 stelle, che sono passati da 12 a 16 con un +35%. Nei prossimi anni ne apriranno altri due. Nello stesso periodo, i 4 stelle sono passati da 81 a 93, mentre calano gli alberghi a più basso costo. Una città che vuole incentivare questo tipo di turismo e scoraggiare quello ‘mordi e fuggi’ deve offrire servizi adeguati ai clienti di alta gamma che vuole attrarre e che sono abituati a spostarsi in taxi, magari pagandolo col bancomat, una modalità di pagamento che vorremmo fosse resa disponibile su tutte le macchine”.

Al centro del confronto anche i temi della georeferenziazione dei taxi e del numero unico di chiamata per il cliente. “Non è possibile che nel 2015 il Comune non sappia quante macchine sono in servizio e in che parte della città – ha proseguito Bettarini – l taxi sono un servizio pubblico, per questo abbiamo il diritto-dovere di sapere in tempo reale come si svolge il servizio. Proponiamo una app di georeferenziazione che ci consenta di farlo, con un sistema che in tante città europee è già attivo da tempo. Un’altra proposta che abbiamo avanzato oggi – ha concluso Bettarini - è quella della centrale unica, ovvero un solo numero per chiamare il taxi. Un'innovazione che consideriamo migliorativa per il cliente.

Quella di oggi tra tassisti e Comune di Firenze è stata "una riunione interlocutoria. L'amministrazione resta sulle proprie posizioni, noi restiamo sulle nostre. Ci sono delle richieste che secondo noi sono irricevibili, che confliggono con i diritti primari dell'attività". Lo ha detto al termine dell'incontro Claudio Giudici, presidente del 4390 Taxi.

"Percepisco inoltre un doppiopesismo a seconda delle categorie con cui ci si rapporta - ha aggiunto - Nel nostro caso o avverto un approccio vessatorio: richiedere a noi un'incentivazione del servizio in questo preciso momento di impossibilità alla circolazione e accettare che il servizio autobus, che serve 100.000 persone al giorno, invece possa tranquillamente ritardare e saltare le corse, secondo me è un manifesto del doppio standard. Per di più noi da anni chiediamo un aggiornamento tariffario che non ci viene concesso anche se è un dovere di legge. Ai bus, il soggetto della mobilità principale, invece, è concesso di aumentare il biglietto del 25%". Quanto alle richieste del Comune, Giudici spiega che "la geolocalizzazione confligge con una serie di diritti primari, per cui cercheremo di capire come possa essere realizzabile senza pregiudicare diritti e dignità dei lavoratori.

C'e' un problema di fondo, l'idea che noi non si sia a lavorare quando semplicemente siamo immobilizzati. La la velocità commerciale è crollata: siamo sotto i 13 chilometri orari, la media europea è di 19. A quanto pare non si comprende che questa difficoltà è dovuta alla cantierizzazione della tramvia". "Perché - aggiunge Giudici - non ci viene concesso di passare, al fine di velocizzare il nostro servizio, dalle zone pedonali? Perché non vengono eliminati pilomat e catene che ci fanno fare gincane senza capo né coda? Perché non implementare il sistema delle preferenziali, oppure individuare una forma di targhe alterne per fasce orarie o zone della città?". I tassisti, è stato infine spiegato, organizzeranno un'assemblea in vista del nuovo incontro con il Comune previsto il 6 ottobre.

"La multinazionale americana quest'anno ha trovato terreno fertile: sono 3 anni che prova a sbarcare a Firenze, ma finora era impossibile tanta era la nostra efficienza. Quest'anno ci riescono appoggiandosi a licenze esterne, valuteremo se sussistono violazioni di legge". Così ha commentato lo sbarco fiorentino di Uber Claudio Giudici, presidente dei tassisti del 4390. "E' una sfida anche interessante per noi dal punto di vista del marketing - ha spiegato - chissà cosa si inventeranno per attecchire in città. Si affacciano qui perchè il servizio taxi, imbottigliato com'e', non funziona bene. Ma in queste condizioni non pensino di poter rispondere bene loro. Secondo me non riusciranno nemmeno in 10 volte tanti quello che riusciamo a fare noi".

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 “La categoria, incontrando stamattina l’assessore alle Attività Produttive Giovanni Bettarini, ha presentato una proposta articolata su due elementi fondamentali. Il primo èl’impegno dei tassisti ad investire un milione di euro per dotarsi di vetture adibite a servizio di autorizzazione temporanea. La possibilità di gestire noi tassisti in prima persona il sistema delle turnazioni offrirebbe alla città il 20 per cento di potenziale in più rispetto alla flotta auto attualmente esistente. In questo senso si tratterebbe di una proposta alternativa a quella  del Comune. In secondo luogo, abbiamo chiesto a Palazzo Vecchio di prendere provvedimenti urgenti per snellire il traffico caotico, aumentando le corsie preferenziali”. Lo dichiara Simone Giuliani, responsabile relazioni istituzionali di Socota Radio Taxi 4242, a seguito dell’incontro odierno tra i tassisti fiorentini e l’amministrazione comunale.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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