Al Circolo di Ponte a Elsa una mostra retrospettiva per ricordare Loris Bianchi

E' stata inaugurata a giugno e rimarrà aperta anche nel mese di settembre la mostra retrospettiva che ospita vari quadri dipinti da Loris Bianchi, amato e rimpianto socio del Circolo arci “O. Ristori” di Ponte a Elsa. “La voce dellle cose” è il titolo della mostra allestita nei locali del circolo che il consiglio ha voluto fortemente come omaggio e comemmorazione del socio dall'animo artistico e delicato. Loris Bianchi infatti non era un pittore di professione, ma una persona semplice e generosa. Faceva il vetraio e aveva una grande passione per la pittura.
Proprio i suoi quadri rivelano, anche a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo, il suo mondo in cui “tutto ha una voce, le strade, le case, ogni cosa che incontri”- scrive lo stesso Bianchi. E proprio questa voce parla della storia dell'uomo, con i suoi ricordi, le speranze, le gioie e i dolori.I soggetti rappresentati sono paesaggi e oggetti apparentemente essenziali, con colori rarefatti a cui l'artista anelava e con cui dialogava nel tentativo di compenetrare quella realtà. Questi oggetti, questi paesaggi essenziali, questi cromatismi rarefatti, rappresentavano quel mondo suggestivo che Loris sognava e conosceva ed al quale ha affidato il ricordo di se stesso. Da questi dipinti traspare l'umanità, la delicatezza, la moralità e la sensibilità di un uomo dall'animo nobile che rivive nei locali del circolo, in questo luogo che gli era familiare, dove è stato molto amato.
Anche grazie alla moglie, la signora Fernanda, è stato possibile l'allestimento. “Regalava i suoi quadri a tutti...” ha confidato ai soci del Circolo proprio la moglie nel riordinare con amore e dedizione quei suoi ricordi. Era contenta e visibilmente orgogliosa di questa grande generosità del marito E' anche per questo motivo che invitiamo tutti a riscoprire i quadri, la sua passione della pittura e l'animo di Loris che non muore mai finchè c'è qualcuno che lo ricorda.

Fonte: Ufficio Stampa