
Il nostro modo di lavorare ha come basi coerenza, efficacia e trasparenza. Da inizio legislatura abbiamo dichiarato il nostro ruolo di opposizione costruttiva. Le battaglie sostenute da noi o dagli altri gruppi sono, per noi, vinte quando si raggiunge l’obiettivo. Non lottiamo per avere paternità o suscitare inutili clamori su provvedimenti e azioni.
Detto questo, non possiamo stare in silenzio se veniamo calunniati o vengono riportate falsità sulle questioni.
Il regolamento necessario allo svolgimento di referendum comunali (che non è esistito fino all’ultimo Consiglio Comunale a Montopoli) è stato dibattuto in Commissione Affari Istituzionali per poi fare un passaggio nella Conferenza dei Capigruppo subito prima l’ultimo Consiglio Comunale per accelerare la pratica ed arrivare ad approvare il regolamento in un tempo molto ridotto e consentire, così, lo svolgimento del referendum richiesto dal Comitato promotore in materia di riordino del servizio sanitario.
L’accordo preso in Conferenza dei Capigruppo prevedeva una serie di modifiche al regolamento che sarebbero dovute passare al vaglio legale del Segretario Comunale il quale, rivestendo un ruolo super partes, fornisce un giudizio di legittimità del documento.
Il Segretario Comunale in merito a due modifiche concordate all'unanimità in Conferenza dei Capigruppo ha espresso parere contrario. Il primo caso riguarda la formazione della Commissione per il referendum per la quale era stato deciso di inserire un membro del Comitato Promotore. La presenza del membro è stata giudicata dal Segretario Comunale ILLEGITTIMA perché va in contrasto, attraverso l’art. 15, con l’imparzialità di giudizio durante lo spoglio elettorale dato che l’Ufficio Centrale per il referendum è composto dagli stessi membri della Commissione per il referendum.
Questa posizione è stata considerata ragionevole dal Movimento 5 stelle per le motivazioni portate dal Segretario Comunale. Di conseguenza, senza nessun accordo con altre forze politiche, il Movimento 5 Stelle autonomamente ha votato a favore del regolamento.
Due ulteriori considerazioni:
1-Se tutti avessimo votato come Progetto Insieme contro l’approvazione del regolamento il referendum comunale non sarebbe risultato ammissibile nonostante la raccolta di firme certificata dal Tribunale di Pisa e quindi non si sarebbe fatto.
2-Essendo un regolamento Comunale, anche il documento in questione può prevedere delle modifiche e affinamenti che si riterranno idonei e risulteranno evidenti quanto più lo strumento referendario sarà impiegato (fino ad ora non è stato mai usato anche se ovviamente come Movimento 5 Stelle ci auspichiamo maggiore partecipazione).
Il secondo punto su cui si è espresso negativamente il Segretario Comunale riguardava l’eliminazione di una parte delle norme transitorie, approvata anch’essa all’unanimità, ritenute superflue e valide solo nel caso della proposta referendaria depositata. Il Segretario Comunale ha chiarito che eliminare tali esemplificazioni e norme transitorie avrebbe reso inammissibile il referendum proposto dal Comitato in materia di riordino del servizio sanitario. Di conseguenza tali norme sono rimaste intatte all’interno del regolamento.
Al fine di chiarire ulteriormente il metodo di lavoro perseguito dal movimento specifichiamo anche un altro caso che risulta emblematico avvenuto sempre nello stesso Consiglio Comunale.
Il Movimento 5 Stelle aveva proposto un ordine del giorno chiedendo al Consiglio di esprimersi sulla proposta pervenuta in Consiglio Regionale di riduzione di alcune indennità.
Come tutti sanno il Movimento 5 Stelle ha scelto non solo per una mera questione economica ma ancor di più per una questione morale di autolimitarsi gli stipendi sia in ambito nazionale che in quello regionale.
Il Consiglio Regionale ha votato contro la mozione proposta dal Movimento 5 Stelle e noi abbiamo proposto a livello locale di esprimere, come Comune, la nostra posizione in merito.
La domanda era: “ Siamo d’accordo che i Consiglieri Regionali Toscani rinuncino ad alcune indennità al fine di autolimitarsi lo stipendio?”
Il PD ha risposto NO facendo un emendamento al nostro documento, stravolgendolo e proponendone uno diverso che in sostanza si rivolgeva al governo dove è in discussione una proposta di legge sull’adeguamento degli stipendi dei Consiglieri Regionali a quello del Sindaco del capoluogo di Regione.
Quindi il PD in sostanza ha votato CONTRO il taglio delle indennità.
Il Movimento 5 Stelle, per coerenza e senza sottostare a giochi di parte, ha votato contro la modifica del documento proposto ma, una volta chiamato ad esprimersi sul nuovo tema legato alla legge nazionale, ha votato a favore (con strano stupore dei Consiglieri del PD!)
Detto questo, continuiamo a pensare che le energie potrebbero essere spese meglio al fine di migliorare la vita di ogni cittadino. Continuiamo con coerenza, spirito di collaborazione e intransigenza.
Fonte: Ufficio Stampa
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