
Balzo export per l’export Made in Tuscany. Nei primi sei mesi dell’anno il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentare toscano è cresciuto del 15%, sotto la spinta di Expo, ponendo le basi per superare ampiamente i 2miliardi di euroalla fine dell’anno. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Toscana sulla base dei dati Istat relativi al primo semestre del 2015, presentata in occasione della Giornata dell’Agricoltura italiana ad Expo con la partecipazione di tre mila agricoltori partiti questa notte da tutte le province toscane per partecipare all’appuntamento a cui ha preso parte anche il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi (info su www.toscana.coldiretti.it ehttp://expo.coldiretti.it/). Incredibile il colpo d’occhio con migliaia di agricoltori che hanno colorato di giallo, i colori di Coldiretti, l’Open Air Theatre. A determinare il forte balzo in avanti – sottolinea la principale organizzazione agricola - sono stati proprio i primi due mesi dell’esposizione universale ed un primo trimestre eccezionale (+10%). Nel primo semestre il valore complessivo delle esportazioni è stato di 1,170 milioni di euro, 155 milioni di euro in più. L’Europa rappresenta il mercato principale: circa due terzi, il 58%, di vino, pasta,frutta ed ortaggi finiscono sulle tavole del vecchio continente con un incremento del 6,5% ma il Made in Italy a tavola fa registrare un vero e proprio boom soprattutto negli Stati Uniti (+35%) e Cina (+57%).
A crescere sono tutti i principali comparti dell’agroalimentare trainati dal vino (+25%) e 417 milioni di euro di esportazioni, olio (+15%) con 319 milioni di euro e pasta (+10%) con 45 milioni di euro circa che rappresenta una voce importante sulle tavole straniere. “Il record fatto registrare dall’export - spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana che sul palco della Giornata Italiana dell’Agricoltura ha incontrato l’ex Sindaco di Firenze, Renzi – è il frutto del lavoro di un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge migliaia di uomini e donne. La Toscana è il faro dell’agroalimentare italiano, la regione con più prodotti titolati e con la più grande capacità di penetrazione nei mercati mondiali.Questo patrimonio però va difeso portando sul mercato il valore aggiunto della trasparenza e dando completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti”.
Positivi i dati sull’occupazione anticipati alla vigilia della settimana della Toscana all’Expo di Milano iniziata ieri e che si chiude domenica 20 settembre. Sono 54 mila i lavoratori, tra titolari e dipendenti (a tempo determinato ed indeterminato) nel secondo trimestre dell’anno in corso, l’1,9% in più circa, pari a circa 1.000 occupati, rispetto allo stesso periodo del 2013. Gli occupati in agricoltura non erano mai stati così tanti dal lontano 2010. A confermare che l’agricoltura produce nuovi posti di lavoro è l’incremento esponenziale della manodopera extra-famigliare rappresentata da dipendenti senza legame di parentela aumentata dal 2010 al 2013 (fonte Istat) del 31,7% a fronte di una diminuzione della manodopera familiare (-8.6%). Il saldo, per effetto dell’impennata della manodopera extra famigliare, resta positivo (+0,8%) malgrado il fisiologico ridimensionamento del numero di aziende (-8,4%).
Fonte: Ufficio Stampa
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