Ortofrutta Toscana Bio: la cooperazione in regione punta sul biologico

La cooperazione toscana punta sul biologico Con Ortofrutta Toscana Bio in arrivo oltre due milioni di investimenti Il progetto coinvolge alcune tra le più importanti aziende toscane ed emiliane con l’obiettivo di valorizzare la produzione bio e integrare la filiera Firenze, 14 settembre 2015 – Il biologico si rinnova e vede Toscana ed Emilia allearsi per la promozione di un settore che intercetta sempre più consumatori. Interventi di ammodernamento della produzione, di concentrazione e innovazione degli stabilimenti di lavorazione, nuovi progetti sperimentali come assistenza tecnica unificata per tutta la Toscana, comunicazione in rete di dati e bollettini e razionalizzazione del trasporto su gomma per accorciare la strada tra il prodotto e il consumatore.

Sono alcune delle misure previste dal progetto integrato di filiera (P.I.F.) Ortofrutta Toscana Bio messo a punto da diversi soggetti impegnati nella produzione, nella ricerca e nella valorizzazione commerciale dei prodotti ortofrutticoli biologici, che vedrà utilizzare oltre 2 milioni di euro di investimenti per migliorare l’integrazione fra i diversi soggetti operanti nell’ambito della filiera, dalla produzione alle relazioni di mercato. Ortofrutta Toscana Bio, che sarà presentato nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana, vede Vivitoscano di Firenze come capofila e presenta come partner altre importanti realtà quali Agribologna, Apofruit Italia, Canova Srl, Conor, CS Etruria, Terre dell’Etruria. Il progetto riunisce dalle aziende agricole, il primo anello della catena, a quelle di lavorazione e commercializzazione (Vivitoscano e Cs Etruria), dalle organizzazioni dei produttori che si occupano di programmazione, concentrazione dell’offerta, miglioramento qualitativo e assistenza tecnica (Terre dell’Etruria e Apofruit Italia) agli enti di ricerca che si applicheranno ai miglioramenti tecnici e all’innovazione.

In particolare Vivitoscano, che opera presso il mercato ortofrutticolo di Firenze, svilupperà la valorizzazione commerciale dei prodotti biologici destinati al canale della moderna distribuzione (GDO e DO), CS Etruria si dedicherà alla vendita nel canale della ristorazione collettiva HoReCa channel, mentre Terre dell’Etruria sarà il riferimento tecnico-produttivo per gli agricoltori toscani in termini di assistenza tecnica e controllo della qualità. Il progetto di filiera, infatti, si propone di coprire tutte le diverse fasi partendo dalla organizzazione della produzione biologica toscana per arrivare a soddisfare la domanda di biologico in tutti i diversi canali di vendita. I prodotti al consumatore di Ortofrutta Toscana Bio saranno distinti dai due marchi del biologico Vivitoscano e Almaverde Bio. Complessivamente il progetto coinvolgerà aziende agricole toscane per un totale di circa 2mila tonnellate di frutta e ortaggi biologici. “Siamo coinvolti in questo progetto – afferma il presidente Legacoop Agroalimentare Toscana Roberto Negrini – che intende valorizzare il marchio d’origine della Regione Toscana, già garanzia di provenienza e di qualità.

Crediamo nella necessità di aggregare, per la prima volta in Toscana, realtà eterogenee ma che da sempre lavorano fianco a fianco, nelle diverse fasi della filiera produttiva.”. “Possiamo presentare oggi la nascita di una filiera nazionale dell’agricoltura biologica, che il mondo cooperativo da sempre sostiene - sostiene Giovanni Luppi, presidente Nazionale Legacoop Agroalimentare – l’alleanza Toscana-Emilia vuole essere il primo passo di un processo che punta all’integrazione interregionale per portare sempre più biologico e sempre più qualità ai consumatori”.

Progetto Ortofrutta Toscana Bio:

le aziende coinvolte Gruppo Apofruit Del Gruppo Apofruit - oltre alla cooperativa Apofruit Italia (che presidia il conferimento e associa oltre 3300 soci produttori che nel 2014 hanno consegnato 183.000 tonnellate di prodotti e che conta 10 stabilimenti sul territorio nazionale, - fa parte, Canova srl, trading per il biologico, che controlla altre 4 imprese specialiste nel settore del bio, e Almaverde Bio Italia srl consortile, strumento per la politica di marca nel biologico. Ogni impresa ha una propria autonomia operativa e gestionale ma tutte rispondono alle stesse logiche strategiche e all’obbiettivo primario di valorizzare la produzione dei soci.Il valore della produzione 2014 del Gruppo Apofruit, a livello consolidato è stato di 214 milioni di euro. VIVITOSCANO srl È la più importante struttura di lavorazione, confezionamento e distribuzione di prodotti ortofrutticoli biologici in Toscana.

Presenta una gamma completa di ortofrutta biologica dalla quale emerge il prodotto biologico proveniente dal territorio toscano. E’ dotata di un proprio stabilimento presso il mercato ortofrutticolo di Firenze ed è in grado di fornire un servizio a misura per ogni canale di vendita, dalla gdo, alla ristorazione ai negozi specializzati. Vivitoscano è licenziataria del marchio Almaverde Bio e fa parte della rete di imprese che fa capo a Canova srl, la società del Gruppo Apofruit interamente dedicata al biologico. Un sistema integrato di aziende specializzate in grado di soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione. Volume 4.735 ton. Fatturato 8,263 mln. Gruppo Agribologna Il gruppo è una filiera che trae origini dalla terra e che gestisce tutte le fasi di lavorazione, condizionamento e distribuzione dell’ortofrutta fresca.

Dalla società capogruppo, il consorzio Agribologna, si diramano le società che gestiscono le diverse fasi della filiera: Fresco Senso per la produzione di IV gamma di frutta, Conor per la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati verso la moderna distribuzione, ristorazione e per l’importazione dai mercati di produzione d’oltremare, Ac Commerce per la produzione e la distribuzione dei prodotti dell’area del Mediterraneo. Associamo 140 produttori agricoli con oltre 2850 H di superfici fondiarie disponibili. Disponiamo di 6 piattaforme refrigerate sul territorio nazionale, per una superficie totale di 16.100 mq, da cui movimentiamo 135.000 t di prodotti ortofrutticoli che raggiungono , ogni giorno, oltre 2.500 clienti nei canali della GDO, della ristorazione commerciale e collettiva e del retail tradizionale. Il valore del fatturato consolidato del 2014 è stato di 140 milioni di euro.

CS Etruria Inaugurata poco più di un anno fa ma costituita nel 2011, CS Etruria nasce da una esperienza di imprenditori toscani e da Conor srl, la trading del gruppo Agribologna. L’azienda si è posta fin da subito, all’attenzione della ristorazione toscana e ad oggi, è una struttura di riferimento per la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli tradizionali e biologici alla ristorazione per la Toscana e il centro Italia. In particolare l’offerta del biologico incide per il 35% delle vendite ed finalizzata soprattutto alla ristorazione scolastica. Questo fa di Cs Etruria un punto di riferimento con una elevata competitività di servizio per questa fascia di clientela. Ubicata a Capannoli in provincia di Pisa, la piattaforma è in grado di servire facilmente le provincie di Firenze, Pistoia, Siena, Lucca, Pisa e Grosseto.

Ha una superfice di 1200mq e movimenta 55.000q.li con ottime possibilità di sviluppo, prospettando un traguardo di 80.000 qli nell’anno 2015. Dalla recente ristrutturazione, la struttura consta di 3 celle frigorifere di oltre 700 mq per l’allestimento e il picking di consegna. La nuova piattaforma è un’ulteriore conferma della strategia del Gruppo Agribologna che vuole consolidare la propria leadership nella gestione degli assortimenti e servizi per il mondo della ristorazione collettiva e commerciale. Il fatturato consolidato espresso nel 2014 è di 8 milioni di euro.

Fonte: Ufficio Stampa

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