Lo scudo anti fulmini per Palazzo Vecchio, entrano in azione i tecnici-alpinisti

Inizierà mercoledì mattina l’ultima fase della realizzazione del grande scudo parafulmini su Palazzo Vecchio. I tecnici della SAEET impianti si caleranno imbragati prima dalla Torre d’Arnolfo e successivamente dalle merlature sulla facciata principale del monumento. L’operazione andrà avanti per circa un mese e mezzo e consiste nell’agganciare alle antiche mura i cavi di rame che formeranno una gigantesca “gabbia di Faraday” in grado di impigliare i fulmini.. Due dei quattro tecnici porteranno all’elmetto una web cam che permetterà di registrare immagini inedite: scorci delle pareti e della piazza Signoria con angolature inedite.

La grande armatura di maglia di rame coprirà tutte le sommità a partire dalla Torre di Arnolfo, si distenderà lungo le quattro facciate in calate verticali, si interconnetterà con un anello terminale che raggiunge un sistema di dispersori realizzato a livello del suolo.
Il sistema di protezione sarà completato da “connessioni equipotenziali”, che servono nei casi in cui non risulta rispettata la distanza di sicurezza tra elementi percorsi dalla corrente di fulmine (captatori, calate, anelli intermedi) ed elementi metallici dell'edificio.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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