
Due “bancarellai” di Largo Cocco Griffi, di nazionalità senegalese, sono stati denunciati in seguito alle verifiche sul servizio antiabusivismo commerciale, effettuato nella giornata di ieri, nel corso del quale erano state centinaia le borse, gli orologi ed i portafogli dei marchi più famosi sequestrati all’ombra della Torre pendente da Carabinieri in borghese del Nucleo Operativo e Radiomobile e da quelli della Stazione di San Piero a Grado, con il supporto di una pattuglia con i colori d’istituto, accompagnata dai militari in servizio nell’operazione “strade sicure”.
In particolare, nel pomeriggio di ieri, venerdì 4 settembre, dopo un primo intervento in via Vecchia di Barbaricina, è verosimile che gli ambulanti abusivi abbiano avvisato anche quelli presenti il largo Cocco Griffi, tutti fuggiti all’arrivo dei militari. Ma alcuni di essi erano stati visti mentre nascondevano delle buste sotto due bancarelle: all’interno delle buste, borse e portafogli dei più famosi marchi: Prada, Gucci, Michael Kors, Louis Vuitton ed altre marche.
I proprietari delle bancarelle, un uomo e una donna, sono stati quindi denunciati per favoreggiamento nei confronti degli irregolari: la donna è stata deferita anche per rifiuto di fornire le generalità ai militari operanti.
Nei prossimi giorni verranno segnalati al Comune per eventuali provvedimenti in ordine alle loro licenze.
L’esito di quest’attività si inserisce nel solco delle operazioni anti abusivismo compiute quasi quotidianamente con determinazione e costanza dall’Arma dei Carabinieri pisana che dall’inizio dell’anno ha sequestrato in città e sul litorale migliaia di oggetti contraffatti, denunciando in stato di libertà anche molti venditori abusivi.
Inoltre, occorre precisare che l’operazione condotta ieri pomeriggio, dovrà essere approfondita per accertare se vi siano degli altri casi di connivenza tra ambulanti regolari c.d. “bancarellai” e quelli irregolari, tenuto conto che in diversi casi i prodotti commercializzati sembravano essere simili se non addirittura gli stessi.
Fonte: Carabinieri, comando provinciale di Pisa
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