
A quasi cinque mesi dal terremoto in Nepal continua la raccolta fondi di Fondazione Un Raggio di Luce Onlus a favore delle famiglie sopravvissute. Massimo Rossi, lucchese di nascita e in servizio dal 1977 presso l'Ospedale SS. Cosma e Damiano di Pescia (USL3- Pistoia), ha consegnato alla Fondazione Un Raggio di Luce Onlus 2.280,00 € ricavati dalla vendita diretta del suo libro “Una birra a Kathmandù - Note di viaggio dal Nepal” e dai diritti d’autore derivanti, somma alla quale si aggiungerà la quota parte della Casa Editrice Polaris di 820.00 €, per un totale di 3.100.00 €.
L’uscita del libro pochi giorni prima del tragico terremoto che ha segnato forse per sempre il Nepal ha portato lo scrittore a decidere di devolvere i diritti d’autore a favore di un’organizzazione locale impegnata nella ricostruzione del Paese. Da qui nasce la collaborazione con la Fondazione Un Raggio di Luce Onlus di Pistoia che, assieme al partner nepalese Sarbodaya, sta portando avanti un piano di emergenza per portare soccorso a numerose famiglie nei distretti di Kavre e Dolakha, due delle aree più colpite dal terremoto e dove Fondazione Un Raggio di Luce Onlus opera da molti anni. Ai diritti d’autore si aggiungerà anche la quota parte della Casa editrice Polaris che ha deciso da subito di appoggiare l’iniziativa di Rossi.
Questa cifra, che si aggiunge ai 62mila euro raccolti grazie ai contributi di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e al sostegno di tanti singoli cittadini, permetterà a Fondazione Un Raggio di Luce Onlus di continuare il suo impegno nei confronti della popolazione nepalese colpita dal tragico terremoto del 25 aprile scorso. I proventi ricavati dalla vendita del libro verranno utilizzati per acquistare ulteriori tetti in lamiera per coprire le baracche e offrire riparo e protezione alle famiglie nepalesi e sostenere l’agricoltura attraverso l’approvvigionamento di scorte e sementi e la fornitura di piccole attrezzature agricole.
La raccolta continuerà nei prossimi mesi perché ci sono ancora molti villaggi nepalesi disastrati e tante famiglie che hanno bisogno di sostegno. È possibile acquistare il libro presso il proprio libraio di fiducia oppure sul sito web della casa editrice Polaris cliccando sull’immagine della copertina. Massimo Rossi presenterà il suo libro “Una birra a Kathmandù” giovedì 24 settembre alle ore 17 alla Biblioteca San Giorgio.
L’intervento di emergenza di Fondazione Un Raggio di Luce Onlus
Da maggio la Fondazione Un Raggio di Luce Onlus sta portando avanti, in collaborazione con il partner nepalese Sarbodaya, un intervento di emergenza per l’assistenza alle famiglie sopravvissute al terremoto e sta programmando le azioni necessarie per la fase di ricostruzione e post-emergenza. L’intervento prevede servizi in ambito igienico-sanitario, forniture di materiali e beni di prima necessità, quali baracche temporanee in lamiera, cibo, abbigliamento e coperte, il sostegno alle attività produttive, soprattutto agricole, incluso l’approvvigionamento di scorte e sementi andate distrutte, la distribuzione di materiali didattici, il supporto psicologico per i bambini in età scolare, il ripristino di sistemi di conduzione di acqua potabile, la ricostruzione di servizi igienici e alimenti specifici per bambini piccoli, gestanti e donne in fase di allattamento.
Al momento Sarbodaya Nepal, grazie ai fondi ricevuti, ha fornito cibo, utensili, abbigliamento, sementi e farmaci essenziali a oltre 1000 famiglie e ha consegnato onduline di lamiera (yasta) a 700 famiglie per la costruzione di rifugi provvisori. Le altre attività sono in corso.
Curriculum letterario di Massimo Rossi
Massimo Rossi ha compiuto numerosi viaggi in solitaria e realizzato progetti sanitari avanzati nella foresta amazzonica. Nel 2000 pubblica il suo primo libro, Pioggiafangomerdasoleblues, un'Amazzonia senza Sting, testimonianza di una aspra realtà di "sacrificabili" lontani da battaglie socio-ecologiche alla moda (diventerà un best-seller underground da 54.000 copie) con i diritti d’autore devoluti alla popolazione amazzonica. Nel 2011 seguirà Etiopia, Saggio di un outsider a tempo determinato, resoconto di un duro viaggio sulle tracce dell’ottocentesca esplorazione Bòttego, in mezzo a popolazioni sospese tra la nostra epoca e l'origine della storia; nel 2012 esce l'e-Book Percorrenze, fortunato esordio nella scrittura breve con testi scarni e quasi onirici; diversi suoi racconti sono inseriti in silloge o riviste (es. ne Il filo della dorsale. 40 racconti sull'identità o sul settimanale Left Avvenimenti). Un presente di scrittore/viaggiatore/fotografo - recenti i suoi percorsi in Tibet, Nepal, Nord Africa, Patagonia - affascinato dalle culture altre, dalle loro strutture societarie e dalla loro storia. E' di questo aprile l'uscita, per l'Editore Polaris, del suo Una birra a Kathmandù: Note di viaggio dal Nepal – con l’intera prefazione di Anna Maspero disponibile on-line.
Una birra a Kathmandù: Note di viaggio dal Nepal
Reportage di un lungo viaggio compiuto nella Valle di Kathmandù, costeggiando a nord-ovest la dorsale himalayana e spingendosi sino al Terai ed il Chitwan. Uomini, paesaggi, percorsi, storia, architetture e filosofie del Nepal odierno, tetto del mondo e meta del viaggio per antonomasia, punto di incontro tra le popolazioni mongole dell’Asia e quelle caucasiche delle pianure indiane; un eden mistico – dove più di 2.500 anni fa nacque Siddharta Gautama, il Buddha – che dalle pendici delle nevi himalayane scivola nelle umide pianure indiane del sud e dove risulta difficile separare la storia dalla leggenda e quest’ultima dal folklore. Massimo cammina in mezzo a yak, sherpa, sadhu, stupa, tuk-tuk, e trekker , giunge di fronte all’Everest e all’Annapurna, si cala nell’inquinamento folle di Kathmandù e nel suo progresso distruttivo, si muove tra immense risaie, disordini edilizi, la Freak Street, dèi, dèmoni, birra ed alcool artigianale, induisti e buddhisti, hippies reduci e meccanici-filosofi, regole ancestrali, caos, colore, ironia, molti sorrisi e molto dolore, esaminando il quotidiano vivere nepalese e raffrontandolo con gli scritti di Giuseppe Tucci (1894 – 1984), relativi alle spedizioni da lui effettuate dal 1930 al 1956, e quelli di numerosi altri autori come Bernier, Cartier-Bresson, David-Néel, Le Bon, Levi, Maraini, Toffin. Un viaggio facile da programmare, ma difficile da immaginare.
Fonte: Ufficio Stampa
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