
“È nostro dovere ricordare, ma non con ricorrenze dal valore meramente celebrativo. Dobbiamo riempire di significato il nostro ricordo e attualizzarlo, perché il sacrificio di ieri è stato fatto per la nostra libertà oggi”.
Così il commissario prefettizio Antonio Lucio Garufi nel corso delle celebrazioni del 71° anniversario della Liberazione di Sesto Fiorentino.
La cerimonia è iniziata questa mattina alle 8.30 con la deposizione di corone ai Cippi e al Cimitero Maggiore e la Messa in memoria dei Caduti alla Pieve di San Martino.
A seguire il corteo per le strade cittadine con la deposizione di corone ai monumenti ai Caduti e al Partigiano in piazza Vittorio Veneto. Sono intervenuti il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, il presidente dell’Anpi di Sesto Fiorentino, Roberto Corsi, e il direttore dell’Istituto storico della Resistenza, Matteo Mazzoni.
“Oggi è un giorno di vera festa per Sesto Fiorentino ed è per me un grande onore unirmi alla città per ricordare la liberazione dall’oppressione nazifascista - ha detto il commissario - Sesto Fiorentino ha dato un preziosissimo contributo alla lotta di liberazione.
Una vittoria ottenuta con il sacrificio che ha il volto di centinaia di partigiani combattenti e di civili morti nelle operazioni di resistenza, nelle rappresaglie o nei bombardamenti”.
“La ricerca della libertà da cui germogliò la Resistenza – ha poi aggiunto Garufi – non è diversa dalla forza vitale, disperata, che muove oggi centinaia di migliaia di persone che attraversano il Mediterraneo scappando da guerre o dalla miseria.
La Resistenza ci ha insegnato proprio questo: il rispetto dell’uomo e della sua dignità.
È un valore che dobbiamo tutti adoperarci a custodire e diffondere, senza tentennamenti, senza distinzioni, contro ogni forma di intolleranza e razzismo”.
Fonte: Comune di Sesto Fiorentino - Ufficio Stampa
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