Doppi incarichi Ataf, Donzelli (FdI): "Renzi ne fu responsabile"

“La responsabilità sulla gestione degli incarichi dirigenziali dell'azienda fiorentina dei trasporti Ataf non può che essere dell’allora sindaco di Firenze Matteo Renzi, il cui Comune era, prima della privatizzazione, socio di maggioranza. Fu lui a volere con forza un solo uomo al comando per vendere l'azienda. Se ad essere tirati in ballo dalla Corte di Conti sono i sindaci soci, fra di essi non può che esserci anche l’attuale premier”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Giovanni Donzelli commenta la notizia pubblicata oggi dal Corriere Fiorentino di un’inchiesta aperta dalla Corte dei Conti della Toscana sui doppi stipendi Ataf.

“A decidere che il presidente e insieme direttore generale Filippo Bonaccorsi avrebbe preso il doppio stipendio - sottolinea Donzelli - non può essere stato lo stesso Bonaccorsi. Basta andare a cercare le dichiarazioni dell’allora sindaco Matteo Renzi, rese perfino in conferenze stampa, per sapere che fu lui stesso a volere un solo dirigente in Ataf e a scegliere personalmente Bonaccorsi, che tra l’altro oggi lavora con lui a Palazzo Chigi come responsabile dell’edilizia scolastica”.

“Il fatto che le responsabilità politiche sulla vicenda siano dirette del premier e del suo giro ristretto - prosegue il capogruppo di Fratelli d'Italia - è dimostrato dal fatto che la stessa ministra delle Riforme Maria Elena Boschi racconta di essersi fatta conoscere da Renzi proprio grazie ad una dettagliata relazione sulle scelte da operare per la privatizzazione dell’azienda del trasporto pubblico locale. Vogliamo che si faccia luce appieno sull’ennesima indagine sull’abuso nell’utilizzo dei fondi pubblici del Renzi amministratore - conclude Donzelli - e sui metodi utilizzati dall’ex sindaco per arrivare al vertice della politica nazionale”.

Fonte: Ufficio Stampa

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