
"Alla prima prova vera di governo del territorio, nel primo anno e mezzo dalle elezioni in pratica solo normale amministrazione, il Governo Barnini 1 fallisce miseramente la prova.
Che un nuovo stadio sia una opportunità importante per la nostra città è palese a tutti, un investimento di riqualificazione di questa portata porta lavoro nell’immediato ed a lungo termine, in una città dove i recuperi a livello immobiliare sono rari come mosche bianche, di Ex Vitrum ed Ex Montepagani ne sentiremo parlare ancora a lungo.
Questa poteva essere l’occasione non solo per attrarre quei capitali privati tanto sbandierati in campagna elettorale dallo stesso Sindaco, ma anche per mettere a sistema eventuali contributi pubblici nazionali ed europei.
Ed invece niente, occasione persa, la risposta tanto perentoria quanto risibile è arrivata dall’ufficio stampa del Comune poche ore dopo la conferenza stampa dove l’Empoli Calcio annunciava la possibilità di un nuovo stadio. Molti la ricorderanno, ma è bene fissarla nella mente degli empolesi: “Per noi è prioritario che lo stadio comunale Carlo Castellani per come lo conosciamo mantenga al suo interno anche la pista di atletica”.
Una dichiarazione non solo anti storica, la tendenza mondiale negli ultimi decenni è quella di separare quanto più possibile le varie attività sportive, ma anche così tranciante da chiudere qualsiasi margine di trattativa.
Trattativa che poi si è dovuta riaprire per via della pressione popolare, l’Empoli FC non ha dovuto nemmeno ingegnarsi troppo, è bastata una conferenza stampa che ovviamente segnava la fine di un percorso di dialogo e non l’inizio.
Quello che ci preme in questa fase sottolineare è che qualunque fosse il “margine di manovra” prima della chiusura totale del Sindaco Barnini adesso è inferiore, quello che potevamo ottenere come città oltre ad un nuovo stadio, magari una nuova pista d’atletica dove si possa veramente fare sport, piuttosto che un nuovo palazzetto per il basket, tennis, calcetto come l’attuale Pala Aramini, se ne vanno in fumo forse a vantaggio di una carriera personale o forse per mantenere in città i nomi ed i loghi a cui siamo abituati.
Assieme a tutti i colleghi di opposizione abbiamo sollecitato che venga riaperto il dialogo in termini istituzionali nella sede della Commissione Affari generali".
Gruppo consiliare Linea Civica - Empoli
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