Proprio mentre la pattuglia dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile stava compilando gli atti relativi a Miro Moretti, sorvegliato speciale trovato su un auto in città, violazione che ha costato l'arresto all'uomo, i militari hanno sentito forti grida provenire fuori dalla caserma.
Appena scesi per strada si sono trovati di fronte alla loro vista un tunisino coperto di sangue, che era stato appena ferito da due suoi connazionali, allontanatisi in un vicolo adiacente.
I carabinieri hanno così raggiunto l'abitazione in cui il gruppo di nordafricani si era rifugiata, dove intanto stavano discutendo in modo animato con un italiano.
Portati tutti in caserma, nelle tasche di uno degli stranieri è stato ritrovato un collo di bottiglia con delle tracce di sangue, sangue che aveva macchiato anche le magliette di altri due tra i tunisini, ritenuti quali aggressori del loro connazionale. L'unico, italiano invece, risultato un tossicodipendente, è stato subito rilasciato.
Così grazie alla denuncia resa del tunisino aggredito, insieme a quanto accertato dagli uomini dell'Arma, attraverso anche l'utilizzo delle immagini delle telecamere di piazza delle Vettovaglie, i carabinieri hanno scoperto che oltre al ferito rinvenuto per strada in piazza Cairoli, anche un altro nordafricano aveva subito un'aggressione.
Infine, accertato chi fosse stato a compiere la violenza, i militari hanno potuto procedere con l'arresto degli autori: due tunisini finiti in manette con l'accusa di lesioni aggravate in concorso.
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