Stadio Castellani, a chi giovano il muro contro muro e le offese?

Cui prodest? dicevano i latini, ovvero: a chi giova? Si parla della vicenda che ha fatto discutere chi è rimasto al caldo in città o gli empolesi che erano sotto l'ombrellone, ovvero il rifacimento dello stadio Castellani. A quanto è dato vedere e sapere, dovendo fare uno stato dell'arte al 24 agosto, infatti, si registra un muro contro muro fra le due parti e cori offensivi allo stadio contro il sindaco. Da qui nasce la domanda, tutto questo a chi giova? Se c'è davvero come logica vuole l'interesse a trovare una soluzione, a chi giova stare arroccati sulle rispettive posizioni e offendere Brenda Barnini durante le partite senza peraltro che dopo nessuno si preoccupi di prendere almeno le distanze da tanta bassezza? Risposta semplice: a niente e nessuno.
In una vicenda della quale chi ha osservato ha capito poco sin dall'inizio, viene quasi da chiedersi, ad ora, quale sia l'obiettivo finale del tutto. Se il vero obiettivo, come pare, è quello di rifare lo stadio, avere finalmente una nuova pista di atletica, assecondare insomma le esigenze di tutte le parti in campo, la strada non è di sicuro questa. Non si arriva a niente con <la priorità è la pista di atletica all’interno del Castellani> da una parte ed è <una bischerata> dall'altra, il tutto condito dalle offese della curva. Serve una via d'uscita all'impasse, un confronto dal quale si possa arrivare a qualcosa di concreto e utile per la città, mettersi attorno ad un tavolo e valutare le cose con serenità. Certo, se non c'è riuscito Luca Lotti col suo ruolo e il suo 'peso', difficile trovare chi possa farlo, ma resta il fatto che un tentativo va fatto, che le parti in causa facciano un passo verso l'altro per valutare gli sviluppi che può avere la situazione. Un paio di proposte sul tavolo ci sono (per citare le ultime quella di Francesco Gracci e l'altra di poche ore fà di Filippo Torrigiani), altre possono sicuramente essere trovate e studiate assieme per valutarne costi e fattibilità, ma, se davvero una soluzione si vuol trovare, uscire dall'impasse è necessario. E magari non sarebbe male neppure prendere la distanze da certi cori non degni della nostra città e di un confronto civile.

Marco Mainardi