L’intervento dell’Automobile Club: "Lungomare: ok ai controlli, ma manca una programmazione"

Ben vengano i controlli a tutto tondo. Chi trasgredisce qualsiasi norma del Codice della Strada, deve essere punito.

Eppure, la sicurezza stradale è un sistema composto di realtà poliedriche. I conducenti dei mezzi rappresentano un singolo elemento.

Per avere un quadro completo, occorre però tenere in considerazione molti altri tasselli complementari.

Strisce pedonali sbiadite e mal posizionate, una segnaletica orizzontale e verticale di non immediata lettura (per questo causa scatenante di manovre incerte e indugianti), incroci ancora oggi regolamentati della obsoleta regola della precedenza a destra: abbiamo solo elencato alcune delle criticità che possono risultare in qualche modo la causa di pericolo o comunque un fattore di rischio strettamente connesso. 

E ancora: semafori con luci spente e vetri poco trasparenti, buche terribili che costringono a manovre repentine, brusche e soprattutto inattese da parte degli altri conducenti.

Agire concretamente sul sistema sicurezza stradale equivale al far tornare in regola tutti questi parametri, significa prevenire le potenziali situazioni di pericolo. Non certo solamente andare a sanzionare a posteriori.

Per quanto concerne il fenomeno della sosta selvaggia in città, punito tanto severamente in questi ultimi giorni, così come viene riportato dalle cronache dei media locali, occorre poi sviluppare un’ulteriore riflessione.

Molte zone di Livorno soffrono di una cronica carenza di stalli a disposizione, a livello prettamente numerico.

L'Amministrazione Comunale e la Polizia Municipale dovrebbero quindi porsi qualche domanda riguardo alle motivazioni di fondo che spingono indistintamente automobilisti e centauri labronici a spiccare ‘per fantasia’ in materia di parcheggi inventati e fai da te.

La mancata programmazione sull'uso del territorio e l'approssimazione sulla gestione dei parcheggi sono stati, a nostro avviso, due tra i macroscopici errori commessi in passato. Lacune che inficiano ancora oggi la qualità del sistema viario urbano.

E’ innegabile che una visione tutt’altro che lungimirante, anche in virtù della spiccata stagionalità che caratterizza i flussi veicolari e la frequentazione delle aree litoranee, ha finito per incentivare indirettamente una sorta di anarchia annunciata per quanto riguarda i metodi di sosta.

Fonte: Ufficio Stampa

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