
Per una settimana Firenze diventa la capitale dell'egittologia. Si è aperto ieri nel Salone di Cinquecento a Palazzo Vecchio l’undicesimo convegno internazionale che riunisce in città i maggiori esperti provenienti da tutto il mondo. Organizzato dalla Soprintendenza Archeologia della Toscana – Museo Egizio di Firenze, in collaborazione con l’assessorato alla Cooperazione e alle Relazioni internazionali del Comune, l’Università degli Studi di Firenze-Dipartimento SAGAS (Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo) ed il CAMNES (Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies), vede la partecipazione di circa 700 delegati, tra relatori e visitatori, provenienti da oltre 30 paesi di Europa, Asia, Africa, Americhe e Oceania.
A fare gli onori di casa l’assessore alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani. “La scelta di Firenze per ospitare questo importante appuntamento si ha reso davvero orgogliosi: si tratta del riconoscimento del ruolo della nostra città come una delle capitali mondiali della cultura”. L’assessore ha continuato sottolineando che “l’Egitto ha un enorme patrimonio storico e culturale che deve essere preservato nonostante i conflitti e i momenti difficili.
È un grande esempio per tutti noi: il patrimonio culturale di un paese riflette la sua identità ed è uno strumento per trasmettere gli ideali di rispetto, civiltà e pace. Stiamo vivendo un periodo storico orribile e sono convinta che la difesa dei siti archeologici nel mondo debba entrare nel dibattito politico internazionale. Inoltre, questo convegno rappresenta l’occasione per fare una valutazione di tutti i siti archeologici nel mondo e per la loro tutela e difesa”. L’assessore Mantovani ha colto l’occasione per esprimere il dolore del sindaco Dario Nardella e suo personale per la morte di Kaled Al Assad.
“È rimasto per cercare di difendere Palmira dai terroristi che vogliono distruggere la nostra storia e bellezza. Il sindaco Nardella ha chiesto pubblicamente a tutti i responsabili della cultura musulmana a prendere posizione contro questa cieca violenza che vuole minare l’identità dei popoli. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, tutte le diverse culture insieme, per affrontare la tragica situazione. È questa una delle ragioni per cui il sindaco Nardella ha organizzato qui a Firenze, il prossimo novembre, il Forum con i principali sindaci delle città del mondo e tra i temi al centro dei lavori il ruolo della cultura come strumento di pace. I sindaci sono i primi a subire l’impatto di un conflitto, ma allo stesso tempo sono sempre in prima linea per risolvere i problemi e per migliorare la qualità di vita dei cittadini. I sindaci svolgono un ruolo fondamentale nel percorso verso la pace”.
Alla cerimonia di apertura oltre all’assessore Mantovani, il ministro delle Antichità dell’Egitto Mamdouh el-Damaty. Il congresso si chiuderà sabato 29 agosto, sempre nel Salone dei Cinquecento, con un concerto dell’Ensamble NESMA (Musicisti dell’Opera del Cairo) alla presenza dell’assessore alla Mantovani, dell’ambasciatore d’Egitto a Roma Amr Mostafa Kamal Helmy e del direttore dell’Istituto italiano di cultura del Cairo Paolo Sabbatini.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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