
L'ispezione all'istituto di vigilanza 'Guardie di città' di Pisa, al quale appartengono sia la guardia giurata che nei giorni scorsi ha ucciso un collega fuori servizio che aveva tentato una rapina nel Pisano il 13 agosto scorso, sia la stessa vittima, avrebbe fatto emergere diverse irregolarità sul piano amministrativo. E' quanto si apprende da ambienti investigativi. L'ispezione, condotta da polizia, carabinieri e guardia di finanza e disposta dalla prefettura, è durata molte ore durante la quale sono stati acquisiti documenti e registri del personale.
I prossimi giorni serviranno a confrontare il materiale sequestrato con quanto dichiarato a prefettura e questura per ottenere la licenza per operare sul territorio provinciale.
Da un primo esame della documentazione acquisita, tuttavia, la posizione irregolare di Simone Paolini (che ha sparato al collega, fuori servizio, Davide Giuliani), che era al lavoro con il porto d'armi scaduto e con una mansione diversa da quella per la quale risultava assunto, non sarebbe isolata. Anzi, vi sarebbero almeno altre due guardie in servizio ma con il porto d'armi scaduto.
Intanto, dopo l'autopsia, la salma di Davide Giuliani è stata riconsegnata alla famiglia. Domani alle 16 si svolgeranno i funerali a Montecalvoli, la frazione di Santa Maria a Monte dove la vittima risiedeva.
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