Il sottosegretario Ferri visita il carcere: "Riferimento per le attività rieducative"


Il Sottosegretario del Ministero della Giustizia Cosimo Maria Ferri ha visitato la Casa di Reclusione di Porto Azzurro e ha incontrato il direttore dell'istituto Francesco D'Anselmo, il comandante della polizia penitenziaria, il garante per i detenuti, l'educatrice responsabile dell'area trattamentale, vari esponenti del mondo del volontariato, il sindaco di Porto Azzurro e i giornalisti.

A margine dell'incontro il sottosegretario ha dichiarato che:"questa struttura ha tutte le potenzialità per tornare ad essere un punto di riferimento per le attività rieducative, lavorative e trattamentali. L'amministrazione penitenziaria, come era stato auspicato anche nel corso di una mia precedente visita, ha designato un direttore e un comandante a tempo pieno e l'amministrazione comunale ha nominato un garante per i detenuti.

Queste sono figure indispensabili per dare stabilità e per rilanciare la programmazione delle attività lavorative e che potranno fare squadra con tutti coloro (in particolare, la Polizia Penitenziaria, gli esponenti del volontariato, gli educatori e le istituzioni locali) che fino ad oggi con impegno hanno lavorato per migliorare la situazione dell'istituto penitenziario. Inoltre per Porto Azzurro saranno finanziati dalla Cassa Ammende tre progetti che porteranno rispettivamente alla pulizia delle aree detentive interne ed esterne, al rifacimento della sala colloqui e infine al restauro del terzo reparto al fine di fruire di nuove stanze di pernottamento a norma.

Questi progetti verranno realizzati con il lavoro dei detenuti. L'obiettivo emerso nel corso della riunione è quella di rilanciare alcune attività che riguarderanno lo sviluppo dell'azienda agricola gestita dai detenuti, la produzione di prodotti tipici locali per far conoscere ancora meglio le eccellenze alimentari come i capperi elbani e le marmellate, l'implementazione delle attività sportive, teatrali e lavorative. Un progetto che partirà il mese prossimo, e che ritengo particolarmente importante ed interessante, è quello di attuare la raccolta differenziata all'interno della struttura al fine di produrre un ingente risparmio per l'amministrazione, dare un segnale di tutela dell'ambiente e fornire un buon esempio di rispetto delle regole per i detenuti.

Lo stesso direttore proporrà ai detenuti un coinvolgimento e una partecipazione effettiva, concedendo una telefonata in più al mese ai propri familiari a coloro che si impegneranno fattivamente in questo progetto. Ritengo che sia importante realizzare il progetto della raccolta differenziata in tutti i penitenziari, per unire il risparmio economico, il rispetto dell'ambiente e una formazione sulle regole dello smaltimento dei rifiuti. Proprio quest'ultimo progetto, che vede impegnati Legambiente e il comune di Porto Azzurro, sarà posto sotto osservazione per vedere i risvolti applicativi e potrà essere eventualmente esportato in altri istituti.

L'intenzione è quella di usare i rifiuti umidi per produrre compostaggio da riutilizzare nelle attività agricole che si svolgono all'interno del carcere. L'attenzione verso questo settore produttivo emerge anche dalla volontà di ampliare l'offerta formativa e rieducativa tramite l'apertura di una sezione dell'Istituto professionale di Stato per l'Agricoltura, da affiancare alla sezione del liceo scientifico già attiva. È importante che tutti questi progetti vengano supportati e potenziati e che questa struttura torni ad essere un esempio per il reinserimento dei ristretti all'interno della società."

Fonte: Ufficio Stampa

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