
Fare turismo gratis nell’Empolese Valdelsa? Una prospettiva interessante per i visitatori stranieri, specialmente quelli giovani, che utilizzano internet per organizzare i propri viaggi e spostamenti. La generazione dei ‘backpackers’, quella che si sposta con limitati tetti di spesa con l’obiettivo di conoscere il mondo, da tempo ha iniziato a utilizzare uno strumento che, prima di nicchia, adesso inizia a prendere sempre più piede anche nella ‘provincia’. Si tratta di Couchsurfing (couch significa divano in inglese), il social network dove le persone possono cercare, scegliendo la città desiderata, un luogo dove essere ospitati e alloggiare gratuitamente. Non solo: si possono chiedere informazioni sui luoghi, sui locali dove uscire la sera, trovare eventi e volendo anche compagnia. Insomma, è un modo per farsi aiutare dai ‘locali’ a viaggiare.
Il territorio degli undici comuni (Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e Vinci) ma anche quello del confinante Comprensorio del Cuoio (Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d'Arno, San Miniato, Santa Croce sull'Arno) sono strategici per visitare la Toscana. Nel centro tra Firenze e Pisa, a un’ora da Siena e 45 da Pistoia, Lucca nelle vicinanze, Livorno a massimo un’ora di auto o treno. Nelle vicinanze luoghi storici e internazionalmente conosciuti come Vinci, Certaldo, San Gimignano e Volterra completano quella che è l’alta vocazione turistica di questo lembo di terra che, non a caso, fu battezzato ‘Toscana nel Cuore’ quando il Circondario Empolese-Valdelsa lanciò il proprio portale dedicato al turismo.
A Empoli e nel raggio di 10 chilometri (San Miniato, Capraia e Limite, Montelupo Fiorentino per fare esempi) ci sono 403 persone iscritte a Couchsurfing. Di queste, in 81 si dichiarano pronte ad accettare ospiti nelle proprie abitazioni, 278 forse, 44 non possono ma si propongono per incontri o dare una mano ai visitatori. Tra i disponibili però in pochi sono attivi, nel senso che hanno effettuato un login alla pagina nelle ultime settimane, segno che comunque la pratica è sì diffusa ma fino a un certo punto. Magari in molti hanno effettuato l’iscrizione per curiosità, ma senza poi prendere la pratica dello strumento.
Soltanto a Firenze città, per fare un esempio, si possono trovare 1.616 couchsurfer disponibili a ospitare i turisti gratuitamente. A San Miniato, comune più grande del Valdarno Inferiore, sono 68 gli iscritti che accettano ospiti, o sicuramente o con riserva. Novantaquattro invece gli iscritti ospitanti tra Castelfranco, Montopoli, Santa Croce, San Romano e Ponte a Egola. Certaldo, Gambassi Terme, San Gimignano e Castelfiorentino sommano invece insieme 100 ‘hosts’ potenziali.
A che pro tutto ciò? Praticare la lingua straniera che si rischia di dimenticare, conoscere persone, avere la possibilità di andare a propria volta all’estero ospite e, soprattutto, la ricerca di quella ‘referenza’ che permetterà in futuro di aiutare a trovare a propria volta un alloggio dove soggiornare. Il sistema infatti è molto controllato: chi sgarra rischia di essere anche bannato, un po’ come avviene con i feedback dei siti di e-commerce. Per chi volesse provare l’esperienza non resta che entrare sul sito e iscriversi.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empolese Valdelsa
<< Indietro