Musica, poesia ed emigrazione nella serata omaggio a Giovanni Pascoli

Musica, poesia, emigrazione e l'immancabile passerella di vip nella serata più “in” dell'estate culturale barghigiana. Solo il maltempo ci ha messo lo zampino, facendo traslocare la “Serata omaggio a Giovanni Pascoli” dal giardino della casa di Caprona al capiente auditorium del Ciocco. Per il resto, l'evento dedicato al poeta di Castelvecchio è stato un successone. Sala piena di gente, Sergio Castellitto ispirato e immedesimatosi nel clima pascoliano al punto tale da fare il bis de “L'ora di Barga”, e un cast musicale di altissimo livello hanno fatto la differenza assieme all'ottima regia dell'attore lucchese Alessandro Bertolucci. Poi, la trascinante simpatia e professionalità degli Ensemble Dodecacellos, hanno reso la serata briosa fino all'ultimo, e la gente ha gradito questo approccio.

L'appuntamento di Castelvecchio, rientrante nel cartellone del festival lirico “Il Serchio delle Muse” diretto dal maestro Luigi Roni e organizzato dalla Fondazione Pascoli, è stata la festa dell'emigrazione, tema a cui il poeta dedicò studi sociologici e dei versi rimasti immortali. Il legame tra questa terra e gli Stati Uniti è stato il leit motiv dell'happening che, oltre al grande (e umile) attore romano, ha visto sul palco dei cantanti di prim'ordine come il tenore Roberto Iuliano, il soprano Alida Berti e il baritono Bruno Caproni, che si sono esibiti dapprima singolarmente con i grandi classici americani, e poi gran chiusura in trio con un “Nel blu dipinto di blu” da brividi. In omaggio al tema dell'emigrazione, il presidente della Fondazione Pascoli, Alessandro Adami ha deciso di donare due premi speciali a Sergio Castellitto e Ugo Bertagni, discendente del fondatore dell'omonima tipografia in via di Mezzo, dove Pascoli era solito recarsi per amicizia e per motivi professionali.

Fonte: Ufficio Stampa

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