Scaramelli sui precari della sanità: "La stabilizzazione è la sfida da vincere"

Serve tenere alta l’attenzione sul lavoro, sui giovani che devono poter iniziare a costruire il proprio futuro e sui precari che hanno maturato aspettative e bisogno di sicurezza; penso a tutti i lavoratori precari, da quelli a tempo determinato agli interinali”.

Così Stefano Scaramelli (Pd), presidente della commissione Sanità e politiche sociali, incontrando i giornalisti prima dell’audizione dei precari e delle organizzazioni sindacali regionali Cgil, Cisl, Uil funzione pubblica in seguito al decreto Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) del 25 giugno scorso. L’atto che azzera la possibilità di attingere dalle vecchie graduatorie per l’assunzione di personale in ambito sanitario.

La politica deve fare un salto in avanti rispetto alla burocrazia che inchioda i lavoratori della sanità in una situazione di insicurezza occupazionale ed economica – ha sottolineato il presidente - In questa prospettiva è positivo l’accordo tra l’assessore Stefania Saccardi e i sindacati”.

Per sbloccare la situazione e fare uno scatto in avanti, occorre fare subito un nuovo concorso: dobbiamo gettare le basi per tutelare quanti devono ancora entrare nel mondo del lavoro e anche i precari, che fino ad oggi hanno lavorato, tenendo in vita le graduatorie fin quando non ci saranno le nuove, frutto dei prossimi concorsi che vanno fatti quanto prima – ha continuato - Bisogna ripartire, questa volta percorrendo la strada di criteri e modalità certi, per consentire i nuovi ingressi in sanità di cui il sistema ha bisogno”.

La sfida politica è la stabilizzazione, è far lavorare in sanità i migliori professionisti con contratti a tempo indeterminato – ha concluso Scaramelli - La nostra è una sfida alla precarietà per trasformare insicurezza lavorativa in certezza del lavoro”.

Sulla stessa lunghezza d’onda i precari e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Federica Fabbri, una dei tanti precari intervenuti ai lavori della commissione, ha raccontato di aver appreso dai social la revoca della propria graduatoria, che sarebbe dovuta scadere il 31 dicembre 2016.

La delibera Estar del giugno scorso ha spazzato via tutti i nostri sacrifici e le nostre speranze – ha detto Federica – non è giusto, abbiamo bisogno di certezze”. E per rispondere ai circa 3000 precari della sanità, l’assessore Stefania Saccardi ha dato intanto indicazione alle Asl di prorogare i contratti in essere, ed i sindacati, all’unisono, hanno chiesto “la revoca della delibera, che lede i diritti dei lavoratori”, nuovi concorsi e stabilizzazione dei precari, come hanno sottolineato Marco Bucci (Cisl), Riccardo Bartolini (Cgil) e Fabrizio Grassi (Uil) funzione pubblica.

Come commissione terremo alta l’attenzione su questa vicenda, per rispondere a chi lavora in sanità e ai bisogni dei cittadini toscani – ha assicurato Scaramelli – Scriverò alla Giunta per informarla di quanto emerso nelle audizioni di oggi e non escludo l’ipotesi di chiamare i vertici di Estar in commissione, sempre nel mese di agosto, per affrontare le problematiche emerse”.

I precari: "L'azzeramento della graduatoria ci ha beffati tutti"
Il decreto con cui Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) ha azzerato la possibilità di attingere dalle vecchie graduatorie per l'assunzione in ambito sanitario "ha beffato tutti noi precari. Le istituzioni ci devono aiutare, devono far sì che Estar capisca che questa non è la cosa giusta da fare. Non si può revocare una graduatoria dalla mattina alla sera, e con essa il posto di migliaia di persone che aspettano da una vita, hanno fatto tanti sacrifici e che sanno fare già il loro lavoro, perché vivono nel precariato da anni". Lo ha detto Federica Fabri, una dei tanti precari del sistema sanitario toscano, ascoltata oggi dalla commissione sanità del Consiglio regionale, nel corso di un'audizione dopo il decreto Estar del 25 giugno.

"Ho aspettato come tutti gli altri lo scorrimento di graduatorie - ha spiegato -, ho rifiutato posti molto lontani da qui, sapendo che sarei stata assunta a breve termine e che la graduatoria era valida fino al 31 dicembre 2016. Poi ho scoperto aprendo i social network che la mia graduatoria, come le altre 166, era decaduta, dalla sera alla mattina". Attualmente, ha ricordato, "il numero medio in graduatoria era di 5 mila persone. Qualcuno si sarà sistemato, ma stimiamo almeno 3 mila precari che perderanno il posto".

L'appello dei sindacati: " I precari siano stabilizzati"
"Chiediamo alla Regione Toscana tre cose: una proroga delle graduatorie in essere fino ai nuovi concorsi; di prorogare i contratti dei precari attivi e che lavorano per il sistema sanitario regionale; e chiediamo che nei concorsi, così come prevedono le leggi nazionali, si proceda alla stabilizzazione del personale precario".

Lo ha detto il sindacalista Riccardo Bartolini, della Funzione pubblica Cgil Toscana, in occasione della audizione della commissione sanità del Consiglio toscano, che ha ascoltati i precari del settore sanitario dopo il blocco delle graduatorie.

"Nessuno di noi chiede di aumentare la spesa per il personale - ha aggiunto -, anche se ce ne sarebbe bisogno. Parliamo di persone che per la gran parte sono già a lavorare per il sistema. Quindi, forse sarebbe necessario provare a cambiare verso, prorogare le graduatorie, i contratti e fare le stabilizzazioni".

Critico anche il segretario regionale Fd Cisl Marco Bucci secondo cui "è necessario revocare la delibera di Estar. Alla luce della situazione che si è prodotta riteniamo che sia fondamentale la richiesta di recepimento della richiesta di revoca di questa delibera. La situazione che si è prodotta è grave, perché va a ledere delle aspettative e dei diritti dei lavoratori, e perché si crea una totale confusione nella pianificazione dei fabbisogni. Pensiamo che questa situazione presenti degli elementi anche dal punto di vista giuridico discutibile. Sotto questo profilo c'è stato richiesto di sostenere pesantemente i lavoratori nei ricorsi".

Secondo Bucci "c'è poi la necessità di rispondere anche in termini di sistema a dei servizi delicatissimi. Su questo abbiamo chiesto all'assessore Saccardi grande attenzione e dobbiamo dire che si è dimostrata molto disponibile. Ci ha ricevuti e abbiamo apprezzato che per ora si sia data l'indicazione alle Asl di prorogare i contratti".

Fonte: Consiglio Regionale della Toscana - Ufficio Stampa

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