Riordino delle province, 970 dipendenti e 20 dirigenti andranno in Regione

foto d'archivio

Il giorno venerdì 31 luglio si è svolta presso la sede della Giunta Regionale un incontro alla presenza dell’assessore regionale Bugli, del direttore Barretta e della dirigente Donati.

Ha introdotto l’incontro l’assessore Bugli riportando sinteticamente il lavoro che la Regione e le Province hanno svolto in questi mesi. Un periodo di 50 incontri di lavoro certosino, con i funzionari delle province, a partire dalle mappature del personale sulle funzioni oggetto di riordino, il supporto e riscontro dei relativi atti amministrativi insieme ai criteri previsti dalla DGR 528/2015di individuazione del personale.

Gli incontri e il confronto con le province hanno reso indispensabile considerare nel riordino alcune materie non previste dalla L.R 22/2015. Nello specifico una parte residuale della funzione ambiente, l’antincendio boschivo, l’osservatorio sociale e le aree protette.
L’assessore ha proseguito informando che nella legge regionale di recepimento degli accordi definitivi, che dovranno individuare anche quota parte di personale trasversale, saranno apportate le modifiche normative che inseriscono anche queste materie tra le funzioni oggetto di riordino.
Nell’occasione ci è stato consegnato un prospetto riepilogativo sul numero di personale per ogni provincia e funzione che transiterà in regione e che è pari a 970 del personale del comparto e 20 dirigenti.

Nella consultazione come OO.SS abbiamo fatto presente che il percorso di questi mesi di lavoro tra la regione e le singole province non ha visto una puntuale informativa nei tavoli territoriali fra amministrazioni provinciali e rappresentanze sindacali. Nella maggior parte dei casi l’informativa e la consultazione da parte delle amministrazioni provinciali è avvenuta nella fase conclusiva riportando al tavolo i singoli accordi preliminari sul personale certificati dalla regione.

Abbiamo fatto presente come non sempre si è registrata trasparenza da parte delle province negli elenchi delle mappature, in particolare per quel personale che svolge attività su più funzioni.
O il caso di personale escluso al quale l’amministrazione provinciale non ha mai dato una spiegazione/motivazione della esclusione.
Abbiamo inoltre fatto presente che per negligenze dirigenziali abbiamo rilevato casi di personale escluso dalla funzione oggetto di riordino perché non supportato dai dovuti atti amministrativi.

Pur apprezzando il lavoro che la Regione ha svolto in questi mesi l’assenza di una puntuale informativa nei tavoli provinciali ha prodotto criticità ed esclusione di personale dagli elenchi degli accordi preliminari. Pur non essendo un numero quantitativamente rilevante auspichiamo possano essere oggetto di approfondimento al fine di evitare possibili ricorsi.

Al termine dell’incontro le parti hanno dato atto dell’ avvenuta consultazione e chiesto alla regione di convocare specifici incontri sui temi della polizia provinciale e centri per l’impiego al fine di individuare soluzioni organizzative che consentano la continuità dei servizi. Abbiamo inoltre ricordato alla regione di trovare quanto prima possibili soluzioni per arrivare alla proroga dei contratti dei precari dei centri per l’impiego.

E stato concordato che sui temi della polizia provinciale, centri per l’impiego e l’individuazione dei criteri per il bando del personale trasversale saranno convocati incontri a partire dall’ultima settimana di agosto.

Fonte: Città Metropolitana di Firenze

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